Tutti “ospiti” nella terra di Dio. Appello per la XIV Giornata del dialogo cristiano islamico
Tratto da: Adista Notizie n° 25 del 11/07/2015
38187 ROMA-ADISTA. Con i consueti cinque mesi di anticipo rispetto alla data dell'evento (27 ottobre prossimo), è stato lanciato sul sito ildialogo.org (periodico online di ispirazione cristiana diretto da Giovanni Sarubbi) l'“Appello per la XIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano islamico” che, per l'edizione 2015, avrà come titolo “Cristiani e musulmani: dall'accoglienza alla convivenza pacifica”.
Un messaggio forte e in controtendenza quello del comitato organizzatore, che arriva in una fase storica segnata, da un lato, dagli eventi drammatici del terrorismo jihadista (gli sconvolgenti video della strage nel resort di Sousse, golfo di Hammamet, ancora rimbalzano nel web) e, dall'altro, dal dibattito nato in seno all'Unione europea dopo le tragedie del mare che hanno visto migliaia di profughi perdere la vita nel Mediterraneo e altrettanti – quelli sopravvissuti al viaggio – imbattersi nel rifiuto generalizzato di popoli e istituzioni d'accoglienza.
Islam e cristianesimo, afferma l'Appello, «hanno radici comuni» e «sono religioni di pace». Insieme, le due grandi comunità di fede maggioritarie, hanno il dovere di costruire la pace e la convivenza pacifica in Italia e nel mondo. Il comitato organizzatore propone, in questa edizione della Giornata, di lavorare intorno a due grandi tematiche di estrema attualità: l'accoglienza degli stranieri e dei rifugiati e la lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Impegni dirimenti, che trovano precise indicazioni nei testi sacri di ambedue le fedi. Nessuno tenti dunque di «piegare sia l'islam che il cristianesimo alla logica della guerra», avverte ancora l'Appello. Questa è l'unica strada percorribile da due fedi – che troppo spesso vengono propagandate come opposte e inconciliabili – per edificare una società libera dal terrore e dalla paura dell'altro, «riscoprendo la comune umanità, il comune bisogno di accoglienza e di vivere pacificamente, come figli e figlie dell'unica Madre Terra che ci ospita».
Un appello forte e chiaro che travalica i recinti nazionali, nel tentativo di toccare le coscienze nei palazzi europei e nell'Occidente tutto, responsabile per aver portato guerra, armi e povertà agli stessi popoli di Africa, Asia e America Latina che oggi chiamiamo “poveri” e che sono costretti a fuggire cercando una vita degna “a casa nostra”. In realtà, conclude l'appello, «la terrà è di Dio e nessuno ha il diritto di dichiararla propria e sfruttarla a proprio uso e consumo».
Promuovono la Giornata del dialogo cristiano islamico, oltre ildialogo.org, anche un folto gruppo di testate e realtà non solo del mondo cattolico, tra cui Adista, i mensili Confronti e Cem Mondialità, il Centro interconfessionale per la pace (Cipax), la casa editrice Emi, la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, il mensile di alcuni cristiani torinesi il foglio, il mensile dei saveriani Missione Oggi e quello promosso da Pax Christi Mosaico di Pace.
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Lista aggiornata delle associazioni e delle persone aderenti
* La Grande Moschea di Roma. Immagine di Pina Sozio, tratta dal sito Flickr, licenza, immagine originale. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite
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