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UK: il suicidio assistito approda in Parlamento. E la Chiesa promette battaglia

UK: il suicidio assistito approda in Parlamento. E la Chiesa promette battaglia

LONDRA-ADISTA. Il 24 giugno scorso Rob Marris, parlamentare del Partito laburista, ha presentato alla Camera dei comuni un progetto di legge che mira a introdurre nel Regno Unito il suicidio assistito per quegli adulti malati terminali in grado di intendere e di volere che ne facciano richiesta.

La risposta della Chiesa cattolica non si è fatta attendere. In vista del prossimo 11 settembre, quando avrà luogo la seconda lettura del progetto di legge, la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha deciso di dedicare alla questione un'apposita pagina del proprio sito web invitando i cattolici a far sentire la propria voce.

«La vita di ognuno è degna di rispetto e protezione – si legge sul sito della Conferenza episcopale – e anche se qualcuno perdesse di vista la dignità e il valore della propria vita (per il dolore, la sofferenza o la solitudine) continuerebbe ad essere prezioso in se stesso e come membro della famiglia umana». Ciò di cui queste persone hanno bisogno, proseguono i vescovi, «è attenzione, sostegno e trattamenti medici per la depressione, non l'assistenza al suicidio». «Abbiamo il dovere di fare qualcosa. Il Regno Unito è stato pioniere nello sviluppo delle cure palliative e degli hospice ma molte persone non vi hanno accesso», da cui il richiamo dei vescovi a investire maggiori risorse in questi due settori.

Per i presuli i vincoli contenuti nelle leggi che hanno legalizzato il suicidio assistito – come in alcuni Stati Usa – non sono sufficienti. «Ad esempio – scrivono – alcune leggi cercano di limitare l'accesso al suicidio assistito ai malati terminali con una prognosi specifica. Ma la prognosi di una malattia terminale è irta di difficoltà e i malati terminali spesso vivono molto più a lungo di quanto previsto al momento della diagnosi».

Sulla questione è intervenuto anche mons. Peter Smith, arcivescovo di Southwark e vicepresidente della Conferenza episcopale inglese. «Esorto urgentemente i cattolici a contattare i parlamentari al più presto possibile per esprimere la propria preoccupazione riguardo al pericoloso impatto che un simile progetto di legge potrebbe avere sulle persone più vulnerabili», ha detto il vescovo. «I politici – ha aggiunto – devono ascoltare i loro elettori»: «Ciò di cui abbiamo bisogno sono cure palliative maggiori e migliori, non l’assistenza al suicidio».

* Immagine di Roco Julie, tratta da Flickr, licenza, immagine originale. La foto è stata ritagliata. Le utilizzazioni in difformità dalla licenza potranno essere perseguite

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