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Il connubio con Mammona. Conversione o ennesimo fallimento?

Il connubio con Mammona. Conversione o ennesimo fallimento?

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 35 del 14/10/2017

Siccome se c'é una cosa che si è globalizzata è il rincoglionimento della gente, ed in particolare di coloro che un tempo pensavano di sé stessi di essere di sinistra; e siccome il Maligno, nelle sue tre evacuazioni di capitalismo, mercato e competizione, è riuscito a convincere il prossimo che le ideologie sono defunte, mentre le sue tre evacuazioni sono vive e vegete, per forza oggi sta tornando in auge la religione, grazie anche e soprattutto a papa Francesco, che sembra essersi preso il disturbo di leggere il Vangelo, e quindi si è messo ad auspicare una Chiesa povera con e per i poveri, facendo riaffiorare nella memoria della gente quello che era il progetto della sinistra: una società egualitaria, fraterna e solidale. C'è solo un particolare che non funziona: la religione la società egualitaria, fraterna e solidale la colloca nell'alto dei Cieli, dopo la morte; e nel frattempo lei, religione, se ne sta muta di profezia sulla violenza strutturale delle tre evacuazioni di Mammona...

La situazione dell'ex URSS è emblematica. La rivoluzione d'Ottobre si era posta l'obiettivo di distruggere la religione perché in quella società ancora feudale essa sacralizzava il potere e benediva coloro che fottevano i poveri. Essa voleva distruggere il dio dei padroni; abbracciava l'ateismo, dato che Dio le era stato presentato in quel modo, alleato dei ricchi e dei potenti; e voleva portare il Regno dei Cieli, la società senza servi e senza padroni, quaggiù sulla Terra, incarnato fra noi, in modo che il necessario e la gioia fossero accessibili a tutti.

Poi l'esperimento è fallito: si vede che il bipede umano, come non ha ancora capito niente del progetto del laico Gesù, così si è dimostrato refrattario ad incarnare la giustizia, la fraternità e l'uguaglianza sulla Terra come erano proposte dal Comunismo. A Mosca le chiese, distrutte, sono state ricostruite ed oggi esse sono piene di fedeli che pregano in un ambiente da reggia di Bisanzio, mentre all'esterno, se la temperatura scende troppo, decine di fratelli di coloro che in chiesa stanno pregando si ritrovano morti assiderati, in modo che dai “poveri che avremo sempre con noi”, saranno tolti quelli che hanno avuto anticipata l'entrata nel Regno dei Cieli dal loro assideramento... Ci può essere una prova più evidente dell'alienazione indotta dalla religione, e del suo fallimento in rapporto ad una trasformazione storica in direzione del Regno?

Io sarei curioso di sapere qual è il contenuto delle preghiere di coloro che avevano costruito una società strutturalmente solidale, che garantiva una povertà dignitosa, cioè il necessario a tutti; poi ci hanno sputato sopra; poi si sono riconvertiti alle tre evacuazioni di mammona e si sono nuovamente inchinati davanti alla casta sacerdotale, che le ha ri-benedette secondo una tradizione che parte dall'imperatore Costantino, nel 4° secolo ed arriva sino ad oggi. Se a pregare saranno i ricchi, loro chiederanno a Dio di continuare ad assisterli accampando il loro timore di Lui che ne dovrebbe garantire la benevolenza; se a pregare saranno i poveri, non sarà che chiederanno a Lui il ritorno di quel comunismo che aveva tolto la 1ibertà ai ricchi ed aveva garantito la libertà dal bisogno a loro stessi, libertà oggi perduta dopo essere stata pagata milioni di morti sia per crearla che per difenderla? Non è forse questa una evidentissima prova del fallimento del cristianesimo storico che io penso non abbia niente a che fare col progetto di Gesù di Nazaret?

Il Signore è il Salvatore, è l'Agnello di Dio che paga per tutti, è Colui che col suo sacrificio placa il Padre e Lo riconcilia con noi; la Messa è la ripetizione del Suo sacrificio; la Chiesa è pellegrina sulla terra in attesa di raggiungere la patria celeste; umiltà, ubbidienza rassegnazione sono le chiavi per accedere al Paradiso; ogni autorità viene dall'Alto e quindi va ubbidita; i sacramenti hanno potere salvifico intrinseco; il Battesimo ci introduce nel popolo dei salvati; se il sacerdote è indegno, ed ha benedetto persino coloro che hanno le mani sporche di sangue, questo non influisce sul potere salvifico dei sacramenti che lui amministra; noi siamo il popolo di coloro che devono guardare alle cose di lassù e rifiutare quelle di quaggiù; il sacerdozio è solo maschile, e nelle assemblee è bene che le donne mettano a riposo le corde vocali ;pur di salvare 1'anima è lecito ogni mezzo a danno dei corpi: questi sono i pilastri di quel cristianesimo religioso che ha accompagnato tutta la storia della nostra era, con tutte le porcate ivi contenute, una buona parte delle quali sono state dichiarate volontà di Dio e portate a termine in Suo nome. 

Io non voglio imputare solo a San Paolo e a Sant'Agostino questa traduzione distorta ed alienata del messaggio-progetto di Nostro Signore, traduzione che ha condizionato tutta la storia del cristianesimo reale, che ha finito, con l'adattare il Vangelo a Mammona, che ha deresponsabilizzato l'uomo dalla necessità del suo impegno ad incarnare lo Spirito, a ridare corpo al Risorto, a porsi come figlio, come mano dell'amore di Dio per portare il necessario e la gioia a tutti i viventi. Si vede che la religione fa parte della naturalità dell'uomo ed è una delle espressioni del suo innato egoismo: i due Santi ne avranno dette anche di buone, ma ad essere raccolte sono state solo quelle loro allucinanti intuizioni, per cui avrebbero servito molto meglio il Regno se fossero entrati in quell'ordine di frati trappisti che vivono da eremiti e parlano solo con sé stessi... 

Ma veniamo all'oggi: da una parte il figlio maledetto della trinità maligna, il neoliberismo capitalista, ideologia tutt’atro che defunta, ma sempre in ottima salute; e dall'altra S. R. Chiesa, col suo progetto di salvezza non dell'essere umano, ma della sua anima, per ottenere la quale bisogna pregare è fare anche optare di carità a favore dell'uomo. Riuscirà, la seconda, la Chiesa, a passare dalla speranza all'indignazione? a prendere le distanze dalla trinità maligna che genera strutturalmente quegli oppressi che oggi lei chiama poveri? a convertirsi dal Gesù salvatore al Gesù paradigma laico di incarnazione dello Spirito, a sfruttare questo particolare momento di alienazione globalizzata per riscoprire le proprie radici, o il cristianesimo per l’ennesima volta, tornerà a fallire?

Papa Francesco è sincero quando manifesta la propria indignazione di fronte alle violazioni blasfeme dei diritti umani causate dalle strutture di peccato della nostra società e della nostra cultura. Gli mancano due cose: il dare il nome e cognome a queste strutture, e il vivere la condizione che rende possibile e credibile la denuncia. Quando un ricco grida: “prima di tutto i diritti umani”, lui stesso è la contraddizione del proprio enunciato. Francesco personalmente, soggettivamente vive povero, ma la Chiesa povera non lo è affatto, e finché anche lei non lo sarà, le sue parole resteranno puro suono. 

Lui sarà fatto santo, ma il connubio con mammona beatamente continuerà... 

* Mario Mariotti è da oltre 40 anni attivista sociale e studioso dei rapporti tra Nord e Sud del mondo. 

* * Mosaici del Battistero di Firenze, particolare "Gerarchie angeliche".

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