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Prossima la beatificazione dei 19 martiri algerini. “Sarebbe il riconoscimento del martirio di un popolo”

Prossima la beatificazione dei 19 martiri algerini. “Sarebbe il riconoscimento del martirio di un popolo”

CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Potrebbe essere firmato alla fine di gennaio il decreto di beatificazione dei 19 martiri uccisi in Algeria negli ’90, fra i quali i monaci di Tibhirine e l’ex-vescovo di Oran, Pierre Claverie. Lo ha detto il monaco trappista Thomas Georgeon, postulatore della causa, in un’intervista a Mondo e missione (1/1/18), dicendosi particolarmente fiducioso e soddisfatto,  soprattutto per il significato che questa causa ha non solo per la piccola Chiesa d’Algeria, ma per tutto il Paese: «È un’occasione  per ricordare tutti coloro che hanno dato la loro vita in quegli anni bui, ma anche per riscoprire il significato vero del termine “martire”, ovvero “testimone”». «È un martirio – ha sottolineato – nel mezzo di un oceano di violenza che ha travolto l’Algeria negli anni Novanta. Un martirio “con” e non “contro”. È impossibile pensare solo ai “nostri” martiri, ignorando le decine di migliaia di algerini vittime del decennio nero perché anche loro hanno dato la vita per il loro Paese e per la loro fede. Dunque, rendere omaggio ai 19 martiri cristiani significa anche rendere omaggio alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita in Algeria in quegli anni bui».

Papa Francesco, ha informato Thomas Georgeon – lasciando anche intravedere la possibilità che il papa si rechi in Algeria – «è molto attento a questa causa perché ha ben capito la posta in gioco e crede che la testimonianza dei nostri 19 fratelli e sorelle sia un meraviglioso invito al dialogo con l’islam, un dialogo del “vivere insieme” nel rispetto dell’alterità e della fede dell’altro. Il desiderio dei vescovi algerini è che la beatificazione possa essere celebrata in Algeria, a Orano, diocesi di cui mons. Claverie era il pastore. Il Papa andrà in Algeria? Tutto è possibile, ma nulla è deciso. Come capo di Stato, anche il Pontefice si reca in un Paese solo su invito delle autorità locali. Immagino anche che ci sia da fare una valutazione sulla opportunità di questo viaggio. Certamente, questo sarebbe sia un grande incoraggiamento per la Chiesa algerina sia, oso crederlo e sperarlo, un forte gesto verso gli algerini che sono, come molti altri, sensibili alla personalità e alle parole di Papa Francesco».

*Foto di Rougi Sardina, Monastero di Thibirine, tratta da Flickr, immagine originale e licenza

*  Foto di Rougi Sardina, Monastero di Thibirine

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