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“Troppo gravi le informazioni che giungono”: il papa infine commissaria Sodalitium

“Troppo gravi le informazioni che giungono”: il papa infine commissaria Sodalitium

Tratto da: Adista Notizie n° 2 del 20/01/2018

39210 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. A pochi giorni dalla visita che compirà in Perù (18-22 gennaio), papa Francesco ha dato mandato di commissariare la più famosa Società di Vita apostolica del Paese, Sodalitium Christianae Vitae. Commissario apostolico è stato nominato mons. Noel Antonio Londoño Buitrago, vescovo di Jericó (Antioquia), Colombia, mentre il card. Joseph William Tobin, si legge nell’informativa della Sala stampa vaticana del 10 gennaio, «continua ad essere il referente della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica come Delegato ad nutum in relazione al Sodalitium Christianae Vitae e in particolare riguardo alle questioni economiche».

«Il Santo Padre Francesco – è spiegato nel Bollettino della Santa Sede – ha seguito con preoccupazione tutte le informazioni che, da diversi anni, arrivano alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica sulla situazione del Sodalizio di Vita Cristiana. Il Papa ha mostrato di essere particolarmente attento alla gravità delle informazioni che riguardano il regime interno, la formazione e la gestione economico-finanziaria, motivo per il quale ha chiesto con insistenza al Dicastero un’attenzione particolare». «A ciò – si aggiunge a seguire – si sono sommate recentemente le serie misure adottate dall’autorità giudiziaria peruviana nei confronti del Signor Luis Fernando Figari».

Quest’ultimo riferimento è alla richiesta di carcere preventivo, per la durata di nove mesi, avanzata a metà dicembre scorso dalla Procura di Lima nei confronti di Luis Fernando Figari – laico, fondatore di ScV – per i delitti di associazione a delinquere e lesioni psicologiche gravi. Il carcere preventivo riguarda anche altre tre persone della Società. La misura giunge dopo che, un anno fa, la procuratrice María Peralta Ramírez aveva archiviato la denuncia contro Luis Fernando Figari e la sua “creatura” per «mancanza di prove». Allora come adesso, Figari – insieme ad altri, fra i quali l’ex vicario generale German Doig, morto il 13 febbraio 2001 – era accusato da numerosi testimoni di aver perpetrato su di loro (alcuni dei quali minori all’epoca dei fatti, fra il 1975 e il 2002) sequestro, lesioni gravi e associazione a delinquere. L’archiviazione aveva creato grande scandalo fra i peruviani (v. Adista Notizie n. 5/17) e aveva suscitato l’ira del giornalista Pedro Salinas, ex sodálite vittima di abusi e autore del libro Mitad monjes, mitad soldados (“Metà monaci, metà soldati”), pubblicato nel 2015 e scritto con la giornalista Paola Ugaz, in cui vengono raccolte le testimonianze di una trentina di abusati (v. Adista Notizie n. 37/15).

Fra l’altro, nel girone infernale delle vicende relative a Figari è piombato anche il card. Juan Luis Cipriani, arcivescovo opusdeista di Lima, indagato (v. Adista Notizie n. 15/16) da un Tribunale provinciale penale peruviano per omessa denuncia degli abusi del fondatore di Sodalitium. Secondo una denuncia presentata dall’Istituto per la Difesa dei diritti del Minore, il cardinale, in qualità di moderatore del Tribunale ecclesiastico era a conoscenza, fin dal 2011 (v. Adista Notizie nn. 11, 12 e 71/2011), delle violenze sessuali e psicologiche subite da quattro persone e non avrebbe fatto nulla né per investigare né per prevenire che il delitto si ripetesse. Accusa che il cardinale ha respinto con tutte le sue forze. Malgrado l’ordine di cattura per carcerazione preventiva emesso in Perù a dicembre, Figari, per quanto se ne sa, è rimasto dov’era, cioè a Roma (intorno a Campo de’ Fiori?). Il Perù ne chiederà l’estradizione?

* Immagine della copertina del libro di Pedro Salinas (in formato ebook) Mitad monjes mitad soldados. Todo lo que el sodalicio no quiere que sepas  (Planeta Perú 2015)

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