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Il parroco di Gaza: «La misura è colma, temo una guerra nel giro di una settimana»

Il parroco di Gaza: «La misura è colma, temo una guerra nel giro di una settimana»

«Siamo sulla strada» del conflitto, «forse tra una settimana qui scoppierà una guerra». A lanciare l’allarme è p. Mario Da Silva, missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato e parroco della comunità latina della “Sacra Famiglia” a Gaza, sentito da Radio Vaticana il 16 maggio. A Gaza città, dice, la tensione è ancora palpabile e la “paura” è che la situazione possa ulteriormente degenerare.

Gli ultimi «sono stati giorni difficilissimi e - aggiunge il parroco di Gaza - ancora lo sono, perché abbiamo paura che ci sia nuova violenza lì alla frontiera. Questa violenza e queste manifestazioni sono state ‘portate’, perché qui a Gaza stiamo vivendo veramente una situazione drammatica. Non c’è acqua potabile, non c’è elettricità, non c’è lavoro per la gente. Il 44 % della popolazione non ha lavoro e non ha la libertà di andare a cercarlo altrove. Il  governo locale non ha soldi per pagare i propri dipendenti. La miseria è molto grande. La gente è stanca di tutto questo e quindi manifesta».

A proposito delle proteste scoppiate in coincidenza con l’inaugurazione dell’ambasciata americana a Gerusalemme (14/5), con i sanguinosi scontri con le forze di sicurezza israeliane che sono costati la vita a oltre 60 persone e per il giorno della Nakba (il 15 maggio con due morti), p. Da Silva pensa che «tutte queste occasioni siano state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La gente ha manifestato non solo per questo, ma anche per la situazione che stiamo vivendo qui. È vero che queste situazioni portano anche alle manifestazioni, ma non penso che siano le uniche cause».

Sugli scontri al confine fra Israele e la Striscia di Gaza è intervenuto anche papa Francesco durante l’udienza di  mercoledì 16/5: «Esprimo il mio grande dolore per i morti e i feriti e sono vicino con la preghiera e l’affetto a tutti coloro che soffrono. Ribadisco che non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza. Invito tutte le parti in causa e la comunità internazionale a rinnovare l’impegno perché prevalgano il dialogo, la giustizia e la pace».

* Foto Flickr immagine originale e licenza

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