Nucleare iraniano, ritiro Usa: «Una tragedia di proporzioni monumentali»
Il ritiro degli Stati Uniti dal Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa, l'accordo globale sul nucleare iraniano siglato nel 2015), annunciato l'8 maggio scorso da Donald Trump, «è una tragedia di proporzioni monumentali» principalmente per via delle nuove sanzioni comminate all'Iran dal presidente Usa, che colpiranno principalmente la popolazione iraniana. L'allarme è stato lanciato dal movimento pacifista cattolico Pax Christi in un comunicato firmato dalla copresidente Marie Dennis e dalla segretaria generale Greet Vanaerschot.
Nel 2015, ricorda Pax Christi, papa Francesco, il Vaticano, i vescovi Usa e i credenti (non solo cattolici) nel mondo avevano salutato il Jcpoa come «un passo definitivo verso una maggiore stabilità e sicurezza nella regione», un balzo in avanti nelle lotte contro la proliferazione di armi nucleari nel pianeta. L'accordo sul nucleare iraniano, condiviso da nazioni diverse per storia e prospettive, «ha rafforzato l'impegno della comunità internazionale nel dialogo e nella negoziazione piuttosto che nella forza militare come mezzo per risolvere il conflitto e ci ha consegnato ad una nuova fase nonviolenta nella quale affrontare le grandi sfide globali di questi tempi».
Il ritiro di Trump preoccupa perché potrebbe creare «ancora più tensioni in Medio Oriente e minerà i delicati negoziati con la Corea del Nord inviando il segnale che qualsiasi accordo raggiunto con gli Stati Uniti non verrà onorato. Pace e sicurezza sostenibili possono essere raggiunte solo attraverso l'adesione a norme e istituzioni condivise. L'atteggiamento sempre più capriccioso del governo degli Stati Uniti nei confronti degli accordi internazionali mina la visione di un ordine internazionale basato su regole certe».
Pax Christi sostiene con forza gli sforzi della comunità internazionale (Iran, Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Unione Europea) «per onorare e implementare l'accordo sul nucleare iraniano. Esorta, inoltre, «i membri del Congresso degli Stati Uniti a usare i loro poteri e la loro influenza per far rientrare gli Stati Uniti nell'accordo multilaterale».
«Come comunità mondiale di fede, con papa Francesco», conclude lo statement, «rifiutiamo “la narrativa della paura e la retorica dell'odio”».
In ultima battuta, Pax Christi esorta tutti gli Stati del mondo – Italia compresa! – a «firmare e ratificare il Trattato per la proibizione delle armi nucleare (Tpnw)».
* Foto di Gage Skidmore tratta da via Wikimedia Commons, immagine originale e licenza. La fotografia è stata tagliata.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!