Presidente Arci: una nuova narrazione contro rabbia e paura
“Agire contro le paure per liberarsene” è il tema al centro del XVII Congresso nazionale dell’Arci (Pescara, 7-10 giugno), la più grande associazione di promozione sociale in Italia, che conta oltre un milione di iscritti e che si occupa di cultura e diritti. Dopo l'accoglienza del presidente di Arci Pescara, Valerio Antonio Tiberio, la presidente nazionale Francesca Chiavacci ha tenuto una relazione introduttiva ai lavori nella quale ha sottolineato le trasformazioni della comunicazione pubblica. In una società dominata dalla paura e dalla rabbia irrazionali non è auspicabile «arretrare dai nostri valori o cambiare le nostre posizioni sui contenuti», ma è altrettanto importante «trovare gli strumenti adeguati perché» questi valori e princìpi «possano essere diffusi e praticati», con una presenza più radicata nei territori.
È un po' questo che ha segnato il fallimento della sinistra in questi anni difficili, l'incapacità cioè «di fornire risposte credibili al disagio e alle diseguaglianze»: un tappeto rosso, denuncia Chiavacci, per «un’ideologia populista e xenofoba che oggi è al governo».
Senza perdersi d'animo, occorre oggi costruire (o ricostruire?) «un’alternativa culturale, sociale e politica» alla narrazione populista sull'altro, «capace di far prevalere l’idea che la sofferenza delle persone può essere trasformata in partecipazione e lotta per i propri diritti, anziché tradursi in ulteriore esclusione».
Su YouTube è possibile seguire le dirette streaming del Congresso.
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