La menzogna dell'inferno
Autore: Roberto Fantini
La questione dell’esistenza dell’inferno, e delle sue terribili punizioni, caratterizza da secoli il dibattito all’interno e all’esterno del mondo cattolico. Per secoli la dottrina dell’inferno ha costituito un punto cardine dell’insegnamento della Chiesa, formando l’immaginario (spesso funestato da terribili angosce) di miliardi di credenti, dall’età antica ad oggi. Dal Concilio in poi, il progressivo spostamento dalla concezione religiosa di Dio, da inflessibile giudice a padre misericordioso, ha portato a rivedere la tradizionale narrazione delle pene infernali. Oggi, per diversi vescovi e teologi, l’inferno è pressoché vuoto, per altri resta una tragica possibilità. Per tutta la Chiesa istituzionale, comunque (basti come riferimento il n. 1035 del Catechismo della Chiesa Cattolica), l’inferno esiste eccome.
A metà strada tra il pamphlet e il saggio filosofico, il libro - scritto da Roberto Fantini, saggista e insegnante di Storia e Filosofia, da tempo impegnato nel campo dell’educazione ai diritti umani all’interno di Amnesty International (il suo nome è talvolta comparso anche in calce ad interventi pubblicati sulle pagine di Adista) affronta il tema in modo radicale. L’autore afferma infatti che sulla dottrina dell’inferno, ossia su una «morale immoralmente centrata sul binomio punizione-premio», «è stato eretto un edificio di menzogne, un accecante ginepraio di cecità intellettuali e morali. Su questa dottrina si è fondato il più potente sistema di annientamento della libertà di pensiero, della libertà di coscienza e della libertà di fede». Soprattutto, «ne paghiamo ancora (e ne pagheremo ancora molto a lungo) le conseguenze».