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Dopo Firenze 2 La “generazione incredula” si incontra

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 45 del 29/05/2010

Qualche tempo fa, su queste pagine (v. Adista Segni nuovi n. 22/10), parlavamo di una proposta senz’altro coraggiosa e forse anche temeraria, ma ancora assai poco concreta. Indicavamo un appuntamento a Camaldoli, nel periodo estivo, per gli appartenenti ad una “generazione in bilico tra il già e il non ancora”: la generazione di coloro che sono nati dopo il Concilio Vaticano II e che dunque non hanno respirato quel vento di primavera che portò nella comunità ecclesiale, sperimentandone piuttosto l’applicazione ma anche, e soprattutto, il tradimento e l’oblio.

Ci eravamo conosciuti – facilmente identificabili in una platea di “capelli bianchi” – nel maggio del 2009, all’assemblea fiorentina sul “Vangelo che abbiamo ricevuto”, per poi ritrovarci, sempre a Firenze, in occasione del secondo incontro del febbraio scorso, maturando progressivamente l’idea di dar vita ad uno spazio di incontro simile ma rivolto esclusivamente alle nuove generazioni. Oggi, dopo un lungo lavoro di mediazione – talvolta faticoso ma sempre arricchente – e di reciproca e fruttuosa contaminazione, pur mostrando le ferite per aver lasciato andare qualche compagno di strada, ci presentiamo ai nostri coetanei con una proposta concreta, che è quella di incontrarci a Camaldoli dall’11 al 13 giugno per riflettere insieme su un tema cruciale del nostro essere cristiani, troppo spesso declinato in chiave difensiva e dogmatica: quello dell’identità del credente. “Cristiani in ricerca. Interrogarsi sulla fede e sulla Chiesa” è il titolo che abbiamo scelto per quest’iniziativa, per sottolineare come la nostra identità debba piuttosto costruirsi attraverso lo scambio ed il confronto reciproco, anche con chi cristiano non è (v. Gaudium et Spes 44).

In particolare, per interrogare la nostra fede e la nostra appartenenza ecclesiale, saranno approfondite le tematiche della paternità di Dio, colui che come un padre amoroso si fa garante della libertà dei suoi figli, e della libertà nella Chiesa, quella casta meretrix nella vita della quale spesso non mancano contraddizioni che possono costituire per molti un motivo di “scandalo” sul cammino della fede: la prima sarà affrontata con p. Paolo Gamberini, della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale; la seconda con Serena Noceti, della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. E poi dei laboratori tematici.

La nostra è dunque una scommessa. Provare a riunire tutti quei giovani cristiani che non sentono di possedere la verità, ma aspirano piuttosto a cercarla in compagnia dei loro contemporanei, per dar vita ad un percorso comune ancora tutto da immaginare e costruire. È grazie ai due incontri fiorentini che noi promotori, con alle spalle esperienze differenti, ci siamo potuti conoscere. La nostra iniziativa si pone perciò in continuità con quel percorso che già esiste e che a settembre, a Napoli, giungerà alla sua terza tappa, pieni di gratitudine per chi per primo questa strada ha provato ad aprire.

Allo stesso tempo però avvertiamo che sinora è in larga parte mancato il coinvolgimento della nostra generazione, troppe volte, pur senza colpa, ritenuta inesistente o lasciata silente. Siamo quella che Armando Matteo ha magistralmente definito “la prima generazione incredula”, quella generazione che molto spesso il Vangelo non lo ha ricevuto; o che, se l’ha ricevuto, è rimasta indifferente alle dinamiche della vita ecclesiale o si è rifugiata nei recinti dei movimenti identitari. Eppure siamo convinti di avere ancora qualcosa da dire alla società e alla nostra Chiesa; non fosse altro perché il futuro di entrambe è nelle nostre mani. E siamo pure convinti che sia questo il tempo di agire: prima che il vuoto di senso che appanna le nostre vite e il vortice oscuro nel quale sembra precipitare la nostra Chiesa trovino ad accoglierli i reazionari di ogni specie. Se non sapremo scrutare oggi i segni dei tempi, saremo soltanto una generazione perversa (Mt 16, 3-4).

 

Per ulteriori informazioni e per partecipare all’incontro:

cell. 347/7840750; e-mail: cristiani.in.ricerca@gmail.com, gpecchioni@gmail.com

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