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“PER I MOLTI CAMMINI DI DIO”. FINALMENTE IN ITALIANO IL TERZO PASSO DELL’INCONTRO TRA TdL E PLURALISMO RELIGIOSO

Tratto da: Adista Notizie n° 59 del 17/07/2010

35707. RIMINI-ADISTA. Dell’importante progetto editoriale in cinque volumi promosso dall'Associazione ecumenica dei teologi e delle teologhe del Terzo Mondo (Asett o, in inglese, Eatwot) sul tema dell'incontro tra Teologia della Liberazione e Teologia del Pluralismo religioso (con il titolo generale Por los muchos caminos de Dios), i lettori italiani avevano potuto leggere finora solo i primi due libri, tradotti in italiano dalla Emi con il titolo I volti del Dio Liberatore (il primo, del 2004, con il sottotitolo Sfide del pluralismo religioso, il secondo, dell’anno successivo, con quello Verso una teologia del pluralismo religioso). Con la rinuncia della Emi a proseguire nell’impresa – indubbiamente rischiosa, considerando gli scottanti temi in ballo (l’unicità salvifica di Cristo, la funzione della Chiesa nel piano di salvezza, il valore salvifico delle altre religioni) – per i lettori italiani il viaggio si era interrotto sul più bello (dell’intera opera, dal primo al quinto volume, Adista ha però sempre puntualmente e ampiamente riferito, v. nn. 66/03, 46/05, 46/06, 86/06 e 24/10).

Ci ha pensato per fortuna la Pazzini editore – casa editrice romagnola attiva negli ambiti della meditazione religiosa, dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, dell’esegesi biblica, dell’economia alternativa e del dialogo multietnico e multiculturale – a dare continuità a un progetto unico in Italia, decidendo di pubblicare i tre volumi mancanti (già usciti in spagnolo, portoghese e inglese), il primo dei quali è appena apparso nelle librerie, con il titolo Per i molti cammini di Dio. Teologia latinoamericana pluralista della liberazione. Ed è proprio a partire da questo terzo passo del percorso (ogni volume della serie può essere in ogni caso letto autonomamente) che la sfida della costruzione di una Teologia pluralista della Liberazione si rivela più ardua, più appassionante e più urgente, mostrando in maniera più concreta come in gioco non vi sia qualche piccola correzione di rotta, ma addirittura la costruzione di un nuovo paradigma, quello appunto del pluralismo religioso, e quindi di una differente cosmovisione, di una distinta concezione globale, di una diversa struttura generale di pensiero.

Su questa strada, il libro dell’Asett appena pubblicato – che ospita, tra gli altri, gli interventi di Leonardo Boff, Tissa Balasuriya, José Comblin, Faustino Teixeira, José María Vigil, Marcelo Barros, Ivone Gebara - vuole essere piuttosto “una convocazione”, come scrive il presidente dell'associazione Diego Irarrázaval nell’Epilogo, non presentando “un tema affinché venga digerito dai lettori (e questo è tutto)”, ma, al contrario, risvegliando “il buon appetito” e invitando “ad assaporare una tematica controversa. Si tratta di una proposta che riempie i polmoni di aria e permette di respirare a fondo e muovere dei passi in avanti”. 

Anche perché – come evidenzia, nelle Note per l’edizione italiana, il direttore della Collana “Frontiere” Marco Dal Corso – “se è vero che ‘Dio ha cambiato indirizzo’ e che il cristianesimo, come dice Jenkins, presenta nuovi volti, allora l’ascolto delle voci di periferia, quando non di frontiera, diventa importante e vitale anche per le comunità e le culture del centro”. E, indubbiamente, “c’è molto di inedito e quindi di futuro nella vita delle Chiese del sud del pianeta”, le quali “sanno per esperienza personale che il pluralismo è di casa, che prima di essere disgrazia è una grazia di cui render conto, di cui far dono oltreché portarne la responsabilità”. Insomma, rileva Dal Corso, “il magistero di vita e di riflessione di queste comunità non doveva andare perduto, neppure ignorato. Andava piuttosto accolto anche a nord”. Del resto, come sottolinea, nella Prefazione all’edizione italiana, il teologo e sociologo Maurilio Guasco, docente di Storia del Pensiero Politico Contemporaneo presso l’Università del Piemonte orientale, “l’Europa avrebbe bisogno di qualcuno che la aiutasse a liberarsi di una serie di condizionamenti, di abitudini che stanno mettendo a rischio le risorse del pianeta e che si possono conservare solo a condizione che altri Paesi non vi possano accedere”. E conclude: “Possiamo chiederci dove siano oggi quei profeti, cioè autentici interpreti della Parola di Dio, che invece di dedicarsi all’ennesima esegesi di quella Parola ci aiutassero ad attualizzarla nelle concrete realtà del nostro tempo?” (il libro può essere richiesto senza spese aggiuntive ad Adista, tel. 06/6868692, e-mail: abbonamenti@adista.it, oppure acquistato online sul sito www.adista.it). (claudia fanti)

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