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Fede e politica Cei e Famiglia Cristiana: sassi nella palude della politica

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 69 del 18/09/2010

I recenti richiami della Conferenza episcopale italiana sulla deriva etica del nostro Paese sul piano personale e sociale e sulla mancanza di una classe politica adeguata, insieme agli editoriali di Famiglia Cristiana sulla stessa lunghezza d’onda, come sassi nello stagno o nella palude che dir si voglia, inducono qualche ulteriore riflessione, non meramente politologica, su aspetti che sono culturali ed etici ma non ininfluenti nella vita pubblica.

In primo luogo, ci si può domandare se questi pertinenti avvertimenti non siano in ritardo rispetto all’evolversi di dinamiche non solo politiche ma soprattutto sociali e culturali, con l’“individualismo immorale” dell’era berlusconiana, e “la mancata indignazione della gente comune” denunciata da Famiglia Cristiana. Non è facile il compito della Chiesa-istituzione in Italia, stretta come in una tenaglia tra la “questione settentrionale” – con un federalismo “che sa di secessione, senza anima né solidarietà” – ed una persistente “questione meridionale” che non è più nell’agenda politica e della pubblica opinione, sulla quale all’inizio di quest’anno è ritornata la Conferenza episcopale italiana con il documento Per un paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno, che ha avuto scarsa risonanza per l’acceso clima elettorale del momento. E senza comunque disattendere il “compromesso” Stato-Chiesa in Italia, da cui trae vantaggi. Al di là di puntuali documenti ecclesiali, sia pontifici sia episcopali, sulle questioni sociali ed etiche del nostro Paese che interessano la scena pubblica, ci si può interrogare su quali ricadute ed attuazioni abbiano questi interventi nella vita della Chiesa. Cioè come fecondino o meno la religiosità vissuta o celebrata dalle comunità cristiane del Paese e coinvolgano uomini che hanno a cuore il bene comune.

Abbiamo già osservato – in occasione degli scandali sessuali che hanno travolto Chiese di Paesi nord-occidentali – la mancanza di una vera e propria opinione pubblica ecclesiale (cioè un’afasia da parte delle varie componenti della Chiesa), che intervenga responsabilmente non solo sulle questioni interne alla vita della Chiesa, ma su quelle che interessano la vita del Paese e delle regioni di appartenenza. Senza sottovalutare il contributo alla discussione di riviste cattoliche di diffusione nazionale, anche se andrebbe verificato quello della miriade di settimanali cattolici a raggio diocesano. Ma l’attenzione si focalizza poi sulla religiosità vissuta dalle comunità cristiane di carattere prevalentemente celebrativo-sacramentale e sociale nelle diverse regioni del Paese, sulle modalità espressive ed emozionali di movimenti e gruppi che coltivano le proprie nicchie, ma anche sull’impegno educativo di associazioni giovanili che forse non fanno rumore. I problemi del territorio non sempre varcano le soglie delle chiese trovando attenzione e discussione: riproponendo la cesura tra culto e vita sociale che lascia liberi i manovratori di turno; tra fede e cultura che angosciava Paolo VI.

In vista di un urgente ed indilazionabile rinnovamento sociale ed etico, performativo e non solo retorico, che assume i caratteri di una vera e propria ricostruzione dei legami che stringono in società, dove e come ricostituire le basi di un’etica pubblica condivisa che attesti il bene comune o gli interessi generali, al di là di “una morale del fai da te” diffusa, come ha titolato Famiglia Cristiana? Si richiedono certo “imprenditori morali”, secondo il linguaggio sociologico, che si mobilitino per una moralità collettiva che è a vantaggio di tutti. Ma soprattutto esperienze forti di cura del bene dell’altro e di quello generale, percorsi formativi miranti a promuovere capitale sociale incrementale. Cioè un etica della responsabilità che non riguarda solo i politici di turno ma i cittadini di una comunità di uomini liberi ed eguali, e comprenda capacità di governo della complessità della vita della polis.

*Gesuita, quartiere Scampia (Napoli)

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