UNA ROMA “ACQUA E SAPONE”. UN LIBRO LABORATORIO SULLE “BUONE PRATICHE” NELLA CAPITALE
Tratto da: Adista Notizie n° 97 del 18/12/2010
35917. ROMA-ADISTA. Sono ormai lontani i tempi in cui si osservava con sorpresa e curiosità la comparsa nella città di Roma delle prime botteghe del commercio equo e solidale; o si sentiva parlare di Banca Etica, di impronta ecologica, di riciclaggio, di turismo responsabile e di mobilità alternativa; oggi, abbandonata la dimensione “eroica” e pionieristica di un tempo, le pratiche sostenibili sono una realtà consolidata nella coscienza degli abitanti della città di Roma, anche se i media continuano a relegarle in una dimensione subalterna. In questa fase sembra perciò particolarmente avvertita l’esigenza di mettere in rete tutte le informazioni a disposizione di chi vuole ripensare in modo più responsabile il rapporto con se stesso, con gli altri e con il mondo. Una necessità recepita da Annarita Sacco, curatrice del libro Roma acqua e sapone (Edizioni Intra Moenia 2010, pp. 251, euro 13,90) che, in collaborazione con il settimanale Carta, propone una guida ragionata e di facile consultazione per chi voglia percorrere strade nuove nella capitale. Gli ambiti toccati dal libro, che è peraltro impreziosito da alcuni contributi di riflessione teorica, abbracciano diversi aspetti del vivere quotidiano: si va dalla mobilità responsabile, sia all’interno della città che nella pratica del turismo, alla cucina alternativa, con l’indicazione puntuale di locali di cucina critica, alla spesa, con particolare riferimento ai gruppi territoriali di acquisto solidale, alle botteghe del commercio equo e solidale e ai mercatini biologici, fino alla indicazione di associazioni che si occupano di uso consapevole delle tecnologie e della promozione del software libero. Non mancano infine utili indicazioni per mettersi in contatto con gruppi e associazioni impegnati sui temi della pace, solidarietà, non violenza e intercultura.
Si può definire, questo, un libro-laboratorio, in due sensi: da un lato è frutto di un lavoro paziente seppure entusiasmante, come lo definisce la stessa curatrice, di raccolta di dati e informazioni che ci si augura possa essere arricchito con l’indicazione di nuovi gruppi e associazioni; dall’altro stimola il lettore a mettersi in movimento, a compiere un piacevole lavoro di ricerca dei luoghi e delle situazioni in esso indicate.
Grazie a questa lettura si scopre il crescente desiderio di molti cittadini di ripensare la propria vita all’interno della capitale ma c’è di più, ci ricorda la curatrice: “Di sicuro l’utilizzo costante di questa guida mette di buon umore perché, a modo suo, racconta di una società più complessa, più creativa, più solidale, più accogliente di quanto non si pensi”. (linda di ianni)
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