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Proteggere la Terra, nobilitare l'umanità

Tratto da: Adista Documenti n° 18 del 16/05/2015

Ci siamo riuniti presso la Pontificia Accademia delle Scienze per affrontare le sfide che, nel quadro di uno sviluppo sostenibile, sono poste dal cambiamento climatico provocato dall'essere umano, dalla povertà estrema e dall'emarginazione sociale, incluso il traffico di esseri umani. Proveniamo da diverse fedi e da distinti percorsi di vita, riflettendo l'anelito comune dell'umanità alla pace, alla felicità, alla prosperità, alla giustizia e alla sostenibilità ambientale. Abbiamo considerato le schiaccianti prove scientifiche riguardanti il riscaldamento globale prodotto dagli esseri umani, la perdita di biodiversità e la vulnerabilità dei poveri di fronte ai cambiamenti economici, sociali e ambientali.

Di fronte alle emergenze del cambiamento climatico indotto dall'essere umano, dell'esclusione sociale e della povertà estrema, dichiariamo congiuntamente che:

- il cambiamento climatico di origine antropica è una realtà scientifica e la sua decisiva mitigazione è un imperativo morale e religioso per l'umanità;

- le religioni giocano in questo contesto un ruolo vitale. Tutte le tradizioni affermano l'intrinseca dignità di ogni individuo collegata al bene comune di tutta l'umanità. Affermano la bellezza, la meraviglia, la bontà intrinseca del mondo naturale e lo considerano un dono prezioso affidato alle nostre cure, ritenendo un dovere morale il rispetto per questo giardino che è la nostra casa;

- il povero e l'escluso subiscono le minacce più pesanti legate alle perturbazioni climatiche, inclusa la maggiore frequenza di siccità, le tempeste estreme, le ondate di caldo e l'aumento del livello dei mari;

- il mondo dispone dei mezzi finanziari e delle conoscenze per mitigare il cambiamento climatico e per porre fine alla povertà estrema, attraverso l'applicazione di soluzioni sostenibili, come l'adozione di sistemi energetici a bassa emissione di carbonio supportati dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;

- il finanziamento di un modello di mitigazione del riscaldamento climatico dovrebbe essere aumentato attraverso nuovi incentivi all'energia a bassa emissione di carbonio e attraverso una ricerca incessante della pace, che consentirà inoltre di deviare i finanziamenti pubblici dalle spese militari agli urgenti investimenti per uno sviluppo sostenibile;

- il mondo deve prendere atto che il Vertice sul clima di Parigi del prossimo dicembre (Cop21) potrebbe essere l'ultima vera opportunità per giungere a un accordo che mantenga il riscaldamento globale di origine antropica al di sotto dei 2 gradi centigradi, a fronte di una traiettoria attuale che porterebbe a un aumento devastante di 4 o più gradi centigradi;

- ricade sui leader politici di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite la responsabilità particolare di raggiungere, durante la Cop21, un coraggioso accordo sul clima che limiti il riscaldamento globale entro standard sicuri per l'umanità, tutelando i più poveri e vulnerabili dalla mortale minaccia del cambiamento climatico. I Paesi ad alto reddito dovrebbero mantenere la promessa di contribuire a finanziare i costi della mitigazione del cambiamento climatico nei Paesi a basso reddito;

- la mitigazione del cambiamento climatico richiederà una rapida trasformazione in direzione di un mondo alimentato da energie rinnovabili e a bassa emissione di carbonio e di una gestione sostenibile degli ecosistemi. Tali trasformazioni dovrebbero essere effettuate nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile concordati, mirati a porre fine alla povertà estrema, ad assicurare l'accesso universale alla salute, a un'educazione di qualità, all'acqua, all'energia sostenibile; a cooperare nell'eliminazione del traffico di esseri umani e di ogni forma di moderna schiavitù.

Tutti devono fare la loro parte: un impegno che assumiamo completamente a partire dalle nostre capacità individuali.

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