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Carovana della pace 2012: il grido della Terra

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 25 del 30/06/2012

In uno scenario di crisi sistemica e finanziaria, che scoraggia buona parte della popolazione, crea ansietà, sfiducia nel futuro e che spesso paralizza interi settori della società, ecco la proposta della Carovana Missionaria della pace che convoca all’impegno e vuole seminare speranza. Un’iniziativa nata nel 2000, con il Giubileo degli oppressi, che nel 2012 propone una nuova edizione, segno della sua efficacia e della validità delle proposte che coinvolgono molti soggetti, associazioni e gruppi di impegno sociale, civile e religioso.

Questa edizione della Carovana è promossa da Missio Giovani, dalla commissione di Giustizia e Pace degli Istituti Missionari (Cimi), dalla Rete interdiocesana Nuovi Stili di Vita, da Missio Campania e con la collaborazione di altre realtà, come la Focsiv, Pax Christi, Aifo, Suam nazionale, Banca Etica, ecc., ed ha come obiettivo l’unione di quanti credono e sostengono un cambiamento e si mettono in cammino per visitare quelle realtà o gruppi che sono già all’opera, attraverso pratiche e iniziative che rendono visibile il cambiamento, promuovono il dialogo e stimolano all’impegno personale e comunitario nei vari ambiti della convivenza sociale, civile, politica e religiosa.

La carovana è uno strumento che si rivolge soprattutto ai giovani, che attraverso il loro dinamismo, la loro forza e il loro coraggio per un futuro sostenibile colgono l’opportunità di incontrare gente, intrecciare relazioni, leggere i segni a volte non percepibili, ma che, come piccoli semi, germogliano e alimentano la speranza e il coraggio di dissodare terreni aridi e spinosi, affrontare situazioni di disagio e di degrado e spingono per una convivenza di giustizia e pace sul proprio territorio, in sinergia con altri popoli del Sud del mondo. Ecco perché la Carovana del 2012 ha come parola d’ordine “iChange”.

Impegnandosi personalmente e comunitariamente a rifiutare ogni sistema mafioso e il suo strapotere subdolo, che, senza molte reticenze e con vergognosa spudoratezza, penetra il tessuto della convivenza dal Sud al Nord Italia e in molte altre parti del mondo. Abolire la tratta degli esseri umani come forza lavorativa a basso costo, da sfruttare nel settore agricolo, in quello edilizio, in quello familiare (in Italia operano 500mila badanti, molte delle quali dall’Est europeo) e purtroppo anche in quello dello sfruttamento sessuale, che coinvolge donne e bambini dell’Africa e dell’Asia.

La Carovana propone inoltre l’impegno a lottare contro il disastro ambientale e la salvaguardia della terra, l’uso indiscriminato di prodotti chimici, l’accaparramento delle terre e delle fonti idriche (soprattutto nei Paesi del Sud del mondo), l’emissione di gas tossici, lo sfruttamento dei Paesi poveri e delle loro risorse minerali, come per esempio il coltan del Congo…

Il cambiamento tuttavia non può né deve fermarsi all’analisi della realtà e alla denuncia. È tempo di dire basta a questo sistema e assumere “nuovi stili di vita”, come persone e come comunità, una vera “metanoia” come ci insegna il Vangelo di Gesù; instaurando relazioni nuove con le cose, con la natura, con le persone che ci vivono accanto e con realtà e popoli che la globalizzazione ha avvicinato e mescolato.

La Carovana tocca varie Regioni d’Italia approfondendo le tematiche proposte, e avrà il suo culmine nella settimana dell’itineranza in Campania, dove una cinquantina di carovanieri dal 25 al 30 settembre 2012 seguiranno un percorso per mettere in evidenza che questa regione, nota per l’invasione della “monnezza”, per il potere della camorra e delle mafie, per lo sfruttamento del lavoro, è anche terra di resistenza, di impegno, di cambiamento promosso da gruppi e associazioni che quasi mai vengono sostenuti e ottengono visibilità sui media.

Il numero dei carovanieri non potrà oltrepassare la cinquantina, per permettere a chi vi partecipa di crescere nella comunione e interagire efficacemente con le persone, le associazioni e le realtà visitate.

Dal 28 al 30 settembre però la Carovana sarà aperta a tutti coloro che vogliono condividere questo percorso: a Napoli, soprattutto nel quartiere di Scampia e nei pressi delle catacombe di San Gennaro.

Per maggiori dettagli e per l’iscrizione di gruppi e associazioni sono disponibili le schede da compilare: www.carovanadellapace.it. Sul sito si trovano anche i sussidi, il programma della settimana, degli eventi finali a Napoli, i nomi dei testimoni locali e di altri continenti che condivideranno la loro esperienza del cambiamento, reso possibile dalla forza e dall’organizzazione che viene dal basso; proposte operative per i nuovi stili di vita e l’opportunità di intervenire in un blog e su facebook.

Quando senti il desiderio di comunicare e uscire da te stesso, guardati intorno, mettiti in cammino con gli ultimi. Quando ti impegni per la giustizia, la pace e la riconciliazione… è allora che sei in carovana. Insieme rimettiamoci in cammino!

* Missionario comboniano; del coordinamento nazionale della Carovana 2012

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