
Chiesa cilena: gli emissari del papa stanno per giungere ad Osorno
Non solo p. Jordi Bertemeu, officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, ma anche mons. Charles Scicluna, arcivescovo de La Valletta (Malta) tornerà in Cile per “finire il lavoro” iniziato con la loro prima visita a Santiago nel febbraio scorso quando – anche allora inviati da papa Francesco – hanno raccolto testimonianze sulla situazione degli abusi su minori da parte di persone del clero. Stavolta il loro intervento dovrà essere più chirurgico che esplorativo: si recheranno direttamente ad Osorno, la diocesi il cui vescovo, mons. Juan Barros, è accusato di aver coperto il prete pedofilo seriale Fernando Karadima. A Osorno è giusto ricomparso il vescovo (dopo una “latitanza” di 48 giorni, stando al conto fatto dal sito di informazione Il Sismografo). Il 5 giugno, nella Casa per Esercizi spirituali “Betania”, al nord di Osorno nella Regione dei Laghi, ha presieduto una riunione con i sacerdoti, alcuni dei quali hanno riferito le sue parole: «Ho passato un periodo di tempo in riposo per decisione del mio medico, ma grazie a Dio eccomi qua, camminando. Sono molto grato alle tante persone che hanno pregato e pregano condividendo questo mio tempo di dolore, di preghiere e di speranza nella nostra chiesa». Sulle decisioni che potrebbero prendere gli emissari del papa in arrivo, ha aggiunto: «Ho già detto che siamo tutti sempre disponibili di fronte alle decisioni del Santo Padre».
Papa Francesco intanto ha ricevuto a Santa Marta, ospitandoli dal 1° al 3 giugno, alcuni dei sacerdoti e laici del gruppo dei 9 cileni coinvolti a vario titolo nella vicenda Karadima (altri li aveva già ricevuti il 28 e 29 aprile). Secondo gli ospiti, il papa – che ha chiesto loro perdono a nome di tutta la Chiesa – ha le idee chiare, sa cosa vuole fare per risanare la Chiesa cilena, e sa come farlo, probabilmente con la partecipazione di tutti, gerarchia e fedeli.
*Foto di Wernerluis tratta da Wikipedia Commons immagine originale e licenza
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