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«Salvare lo Spin Time»: “L’Osservatore romano” in difesa del palazzo occupato

«Salvare lo Spin Time»: “L’Osservatore romano” in difesa del palazzo occupato

Tratto da: Adista Notizie n° 39 del 18/11/2023

41647 CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. L’Osservatore Romano prende posizione a favore del cosiddetto Spin Time, l’edificio vicino alla basilica di San Giovanni occupato dieci anni fa da Action – uno dei principali movimenti romani per il diritto all’abitare – in cui vivono centinaia di persone senza casa, molte straniere. In un lungo articolo firmato da Marina Piccone (4/11), il quotidiano della Santa Sede ricostruisce la storia dell’occupazione e lancia un appello: bisogna «salvare lo Spin Time».

«Eravamo rimasti che lo Spin Time sarebbe stato inserito nel Piano strategico per il diritto all’abitare del Comune di Roma e che, quindi, le centinaia di persone che ci vivono sarebbero state regolarizzate», scrive L’Osservatore. «E, invece, un paio di settimane fa, la doccia fredda: il palazzo occupato, situato in via di Santa Croce in Gerusalemme, nel quartiere Esquilino, sarà sgomberato entro Natale».

Lo storia dello Spin Time inizia dieci anni fa, il 12 ottobre 2013, quando il grande edificio sede dell’Inpdap fino al 2010 e poi abbandonato, viene occupato da Action. Anni prima era stato acquisito, a prezzo stracciato, dalla società immobiliare Investire Sgr, nell’ambito del piano di cartolarizzazioni del governo Berlusconi, con l’intenzione di trasformarlo in un hotel. L’immobile è stato indicato dalla Prefettura fra quelli da sgomberare, ma gli occupanti di Spin Time si sono rivolti al Comune, che ha inserito l’edificio nel Piano casa capitolino, approvato a luglio: il progetto prevede che il Campidoglio acquisti l’immobile da Investire Sgr e lo affidi in gestione agli occupanti. L’amministrazione infatti ha riconosciuto l’alto valore sociale e culturale di quella che una ricerca dell’università Milano Bicocca definisce «un modello di welfare integrato multiservizio e polo culturale, che può aprire scenari di avanguardia per le politiche pubbliche della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale».

Spin Time infatti, si legge del quotidiano della Santa Sede, è «un cantiere generativo in cui una popolazione di 400 persone, di 27 etnie diverse, insieme a una moltitudine di altri soggetti, ha dato vita a laboratori di formazione di ogni genere, servizi di welfare, un’osteria, una falegnameria, uno spazio multifunzionale per rassegne di teatro e danza, la redazione di Scomodo, il giornale studentesco più grande d’Italia, il coworking e perfino un museo.

Spin Time è la rappresentazione di quello che papa Francesco definisce “movimento popolare”, cioè un’organizzazione di poveri, emarginati, scartati, che, anziché subire passivamente, diventa costruttore di comunità». «Spin Time fa a Roma quello che Mediterranea fa in mare, dà carne alla solidarietà, attraverso i corpi e le relazioni delle persone», spiega don Mattia Ferrari, “cappellano” dell’ong Mediterranea Saving Humans, che proprio nel palazzo occupato ha celebrato la messa per i suoi cinque anni di ordinazione presbiterale. «Non è una cosa astratta, un sentimentalismo – prosegue –, ma un atto concreto, politico, nel senso alto del termine, che si realizza salvando la vita alle persone, accogliendole, creando legami, perché la fraternità o passa attraverso la relazione o non esiste».

«Ora tutto questo rischia di andare perduto», denuncia L’Osservatore Romano. Infatti la trattativa Campidoglio-Investire Sgr si è arenata, e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha invitato la Prefettura a procedere allo sgombero in tempi brevi. Un’eventualità contro cui, lo scorso 27 ottobre migliaia di persone sono scese in piazza a Roma. Ma se la trattativa non si riaprirà, centinaia di persone potrebbero passare il Natale in strada. Per questo anche la Santa Sede, tramite il suo quotidiano, chiede: «Salvare lo Spin Time». 

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