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Ripudiare la guerra e difendere l'integrità della Terra. Un appello ai candidati alle elezioni politiche

Ripudiare la guerra e difendere l'integrità della Terra. Un appello ai candidati alle elezioni politiche

ROMA-ADISTA. Noi elettori, sovrani e sovrane, sensibili ai principi costituzionali e cristiani, rivolgiamo ai candidati di tutte le liste alle elezioni del 25 settembre un fervido appello in favore della pace. Lo facciamo spinti dall’urgenza di uscire da una guerra incontrollata e fatta spettacolo, memori delle tragedie passate, comunicando nel dolore delle vittime, dei naufraghi, dei profughi, delle donne umiliate e offese, confidando nell’ascolto di quelli che saranno i nostri rappresentanti.

La guerra cominciata sciaguratamente tra la Russia e l’Ucraina, divenuta inopinatamente guerra tra la Nato e la Russia, pronosticata come guerra tra l’Occidente e la Cina e incombente come guerra mondiale, non si fermerà da sola e senza una straordinaria iniziativa politica che la intercetti precipiterà verso un esito infausto per l’umanità tutta. Questa iniziativa politica resiliente però sarebbe vana se limitata a sospendere la guerra in atto e non invece a estromettere la guerra dal diritto e da ogni eventualità futura. Chiunque può prendere questa iniziativa. Noi pensiamo che possa essere l’Italia a prenderla e che la grande opportunità offerta da queste elezioni possa far sì che a condurla siano il prossimo governo e il prossimo Parlamento. La richiesta ai candidati al prossimo Parlamento è pertanto di impegnarsi con gli elettori a far sì che l’Italia promuova un generale ripudio della guerra quale scritto nella sua Costituzione e già fatto proprio dalla Carta dell’Onu.

Questa iniziativa politica dovrebbe prendere la forma della proposta alle altre parti contraenti dei Trattati europei e dello Statuto delle Nazioni Unite di un protocollo sul ripudio della guerra e la difesa dell’integrità della Terra.

Il Protocollo da discutere in Parlamento dovrebbe avere i seguenti contenuti.

1) La guerra è ripudiata in tutte le sue forme, comprese le sanzioni indiscriminate e ogni altra modalità di genocidio, a cominciare dalla definitiva abolizione e interdizione delle armi nucleari e delle altre armi di distruzione di massa, biologiche, chimiche, radiologiche, come delle mine antiuomo.

2) Un nuovo sistema di sicurezza collettivo, garantito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, adempierà alle funzioni di mutuo aiuto e di difesa con una riduzione graduale e condivisa delle spese militari nonché della fabbricazione e del commercio di tutti gli armamenti.

3) Dovere di tutti i popoli e Stati è la difesa della Terra, patria e madre di tutti. Compito e obiettivo comune è arginare un uso delle risorse lesivo dell’ambiente, ripristinare l’equilibrio ecologico e salvaguardare le specie.

4) La coesistenza fraterna degli Stati in ogni circostanza, favorevole o avversa, la rinunzia a modificarne con la forza i confini, la liberazione e il riconoscimento del diritto e dell’autodeterminazione dei popoli sono norma comune e bene fondamentale dell’intera Comunità della Terra.

5) A partire dalle tradizioni costituzionali degli Stati membri, dalle culture e valori dei popoli e dalle esperienze di convivenza pacifica già in atto nella famiglia umana, assumiamo l’impegno di predisporre con un’ampia consultazione e promulgare una Costituzione della Terra che garantisca giusti ordinamenti, la dignità del lavoro e il godimento universale dei diritti e dei beni fondamentali a tutti gli uomini e le donne del Pianeta.

Nel chiedere questo impegno legislativo e politico ai nostri futuri rappresentanti in Parlamento, noi sappiamo che il ripudio della guerra nella sua piena effettività comporta il rovesciamento di una cultura millenaria e il passaggio a un nuovo corso storico che è compito della politica assecondare e governare.

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