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Una legge quadro sul clima: l’Italia come gli altri partner europei?

Una legge quadro sul clima: l’Italia come gli altri partner europei?

È stato presentato ieri in Senato, con una conferenza stampa, il testo di legge proposto dalle associazioni ambientaliste italiane WWF, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment, alla presenza dei parlamentari Michele Fina (PD), Andrea De Priamo (FDI), Giulio Cesare Sottanelli (AZ-IV-RE), Antonio Salvatore Trevisi (M5S) e Angelo Bonelli (AVS).

L’Italia, spiegano le organizzazioni in una nota diramata dopo la conferenza stampa, «è uno dei pochi Paesi europei a non avere una legge sul clima sebbene le associazioni ambientaliste la chiedano da anni. Già dalla scorsa legislatura si è aperta con il Parlamento un’interlocuzione che ha portato ad una prima bozza il cui iter si è bloccato alla fine della legislatura».

Le associazioni chiedono «un appoggio largo» a un testo quadro composto da «pochi ma decisivi elementi per incardinare la crisi climatica tra i metri di giudizio che informeranno le decisioni oggi e in futuro». Come dimostrano gli altri Paesi UE, una Legge Quadro sul Clima «deve dare un orizzonte, un percorso e strumenti di governance per contrastare la crisi climatica, programmare la riduzione dei gas serra, a partire dalla CO2».

Nella nota, le associazioni entrano nel vivo del testo proposto al Senato, il quale «stabilisce, sulla base degli accordi di Parigi, l’obiettivo inderogabile della neutralità climatica al 2050 e due obiettivi intermedi, anch’essi inderogabili, al 2030 e al 2040; indispensabili per il raggiungimento del traguardo finale».

Supporto della scienza

I proponenti invitano le istituzioni a dare vita ad un Consiglio Scientifico del Clima, un organo consultore del governo e del Parlamento composto da esponenti della comunità scientifica in grado di fornire analisi e previsioni dei rischi climatici, «in modo da favorire la mobilitazione e una corretta pianificazione degli investimenti di prevenzione e di mitigazione degli impatti climatici».

Supporto della società civile

Sempre prendendo esempio dalle Leggi di altri Paesi, le associazioni invitano affermano che «la transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico possa realizzarsi solo attraverso la piena consapevolezza e coinvolgimento di tutta la società». E per questo propongono l’«istituzione di una “Assemblea dei Cittadini” per l’elaborazione di piani, programmi, strategie e disposizioni di carattere generale riferiti alle politiche climatiche assicurando la più ampia partecipazione dei cittadini e degli attori sociali ed economici».

Fisco “green”

Il testo delle organizazioni propone anche «una delega per la riforma complessiva del sistema fiscale che vada nel senso di una maggiore attenzione alle problematiche ambientali, a cominciare dalla questione dei sussidi ai combustibili fossili per i quali l’Italia ha sottoscritto con il G7, che presiederà il prossimo anno, l’impegno a eliminarli entro il 2025».

Ma ora la palla passa al Parlamento...

Leggi la nota diramata del WWF a nome delle associazioni proponenti

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