
A Brescia, presentazione del libro sul vescovo argentino assassinato Enrique Angelelli
“Enrique Angelelli. ‘Soltanto il Vangelo. Con il commento della nostra vita’” è il titolo del libro di Anselmo Palini che sarà presentato giovedì 14 dicembre 2023 a Brescia alle ore 18,00 presso Libreria Paoline (via Gabriele Rosa 57), in collaborazione con Missione Oggi, editrice Ave, Azione Cattolica, Acli, Pax Christi, Missionari Comboniani, La Voce del Popolo, Ufficio Missioni della Diocesi di Brescia, Cooperativa cattolico-democratica di cultura.
Intervengono: don Raffaele Maiolini, vicario diocesano per la cultura, in rappresentanza del Vescovo; don Dario Guerra, da oltre cinquant’anni missionario fidei donum in Argentina; Gabriele Colleoni, vicedirettore del Giornale di Brescia e grande esperto di America latina; e l’autore Anselmo Palini.
Docente di materie letterarie nella scuola superiore e saggista, Palini nei suoi libri ha approfondito in particolare i temi della pace, dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani e, più recentemente, le problematiche connesse con i totalitarismi e le dittature del XX secolo, ricercando in particolare le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali.
Nel comunicato che illustra il volume e invita alla presentazione, sono descritti il contesto sociale, politico ed ecclesiale dell’Argentina al momento dell’assassinio del vescovo Enrique Angelelli, che «pagò con la vita il proprio servizio al Vangelo». L’opera, come spiega il comunicato che riproduciamo a seguire, intende «offrire un contributo per fare memoria di quanti hanno sacrificato la vita per un mondo migliore».
«Nella terribile stagione delle dittature latinoamericane, che ha interessato tragicamente anche il paese di Enrique Angelelli, ossia l’Argentina, vi sono stati uomini e donne, credenti e non credenti, religiosi e laici, che hanno difeso la dignità umana anche a rischio della propria vita. Molti, infatti, hanno pagato un duro prezzo per il semplice fatto di avere affermato ad alta voce il diritto alla libertà, alla pace, alla giustizia, diritto che era violentemente conculcato dai militari al potere e dalle oligarchie economiche che con tutti i mezzi difendevano i propri interessi e privilegi.
Accanto a coloro che si sono opposti alle dittature e alla brutalità della repressione impugnando le armi, vi sono state persone che hanno combattuto basandosi sulla “forza debole” della propria fede, del proprio amore per la giustizia e per la pace. Si tratta di persone miti e nonviolente, disarmate ma determinate, tenacemente fedeli ai propri ideali e ai propri sogni. Uomini e donne che hanno alzato la propria voce in difesa della pace e della giustizia.
Tra queste voci, nell’Argentina della seconda metà del Novecento, attraversata da gravi disuguaglianze socioeconomiche e retta brutali dittature militari, si è levata alta e forte in difesa del proprio popolo la voce del vescovo Enrique Angelelli. Divenuta scomoda, è stata messa a tacere per sempre. Ma per i poveri e gli oppressi del suo paese ha continuato a rimanere viva e ancora oggi è un riferimento importante per quanti sono impegnati nella lotta per la giustizia e per la pace. Enrique Angelelli è stato un martire del Concilio, obbediente a Dio e servitore disinteressato del suo popolo. In lui si perseguitò la Chiesa che aveva rinnovato la sua fedeltà al Vangelo e, di conseguenza, la scelta preferenziale per i poveri e gli oppressi.
Con il racconto di queste storie si intende offrire un contributo per fare memoria di quanti hanno sacrificato la vita per un mondo migliore. Raccontare è infatti un modo per raccogliere le lacrime di tanti anonimi perseguitati, per aprire le inferriate delle prigioni, delle camere di tortura, dei centri clandestini di detenzione dove tante esperienze di dolore sono rimaste nascoste e imprigionate per troppo tempo, anche a causa della nostra indifferenza. La memoria è infatti la sola chiave che ci può permettere di fare ciò e di dare voce alle sofferenze dei perseguitati e degli assassinati
Il presente libro intende far conoscere la vicenda di questo vescovo che pagò con la vita il proprio servizio al Vangelo. Si tratta di un lavoro che vuole essere preciso e rigoroso, ma non specialistico. Ha dunque un carattere divulgativo. Non è un testo agiografico o celebrativo, bensì una ricostruzione puntuale e documentata della biografia di Enrique Angelelli e una riproposizione del suo pensiero attraverso i molti riferimenti alle sue omelie e ai suoi scritti. Con le numerose note, con la contestualizzazione storica delle diverse vicende si intende dare a tutti la possibilità di accostare la testimonianza, oggi più che mai attuale, che Enrique Angelelli ha offerto con la propria vita e con le proprie scelte.
Angelelli è stato "un uomo innamorato del suo popolo, che accompagnava nel cammino, fin nelle periferie, quelle geografiche e quelle esistenziali. È stato testimone della fede spargendo il suo sangue" (dal testo di papa Francesco riportato in appendice al libro)».
Un'annotazione finale: «Il libro è dedicato alla memoria di don Piero Lanzi, un sacerdote bresciano innamorato del vangelo di pace e di giustizia, un sacerdote che con l’associazione Apasci ha promosso progetti di solidarietà e di giustizia in America Latina ed ha fatto appassionare molti bresciani ai temi della solidarietà internazionale».
*Centro Barrial Enrique Angelelli, centro educativo e di formazione professionale in provincia di Buenos Aires intitolato al vescovo ucciso. Foto di Santimedia1 tratta da Flickr, immagine originale e licenza
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