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Pisa: il vescovo denuncia l’intolleranza della giunta leghista

Pisa: il vescovo denuncia l’intolleranza della giunta leghista

Tratto da: Adista Notizie n° 2 del 19/01/2019

PISA-ADISTA. Ha fatto discutere il comunicato, firmato dall’arcivescovo di Pisa mons. Giovanni Paolo Benotto, con cui il Consiglio Pastorale diocesano ha espresso perplessità e preoccupazione sulle politiche di accoglienza migranti e sul pluralismo religioso. Ovviamente il sindaco Conti non è chiamato direttamente in causa, ma i contenuti del documento, pubblicato sul sito della Caritas di Pisa, non lasciano spazio a fraintendimenti. Si parla, infatti, di «un clima di crescente disagio e smarrimento per l’acuirsi di toni e atteggiamenti discriminatori e intolleranti nelle relazioni interpersonali e sociali». «Non si può non essere preoccupati – scrive il vescovo – per l’esaltazione di un individualismo egoista che esclude ed emargina ogni diversità e che attraverso slogan urlati e ripetuti con esasperante monotonia crea esclusione invece di cercare strade condivise per costruire una società armonica ed inclusiva per tutti». In primo luogo, il dito viene puntato contro «l’esclusione dello straniero», utilizzata come arma di distrazione dell’opinione pubblica.

Il riferimento è alle politiche nazionali e locali: in connessione alle proteste contro il decreto sicurezza, che stanno coinvolgimento i più alti livelli della gerarchia ecclesiastica, ma anche in relazione a Pisa (e provincia) dove, negli ultimi mesi, una serie di iniziative hanno sollevato attenzione, e sdegno, anche al di fuori della Toscana. Si va dalla demolizione del campo rom di Navacchio, con tanto di foto sulla ruspa del sindaco di Cascina Susanna Ceccardi, al “caso Lodi” in versione pisana (l’approvazione del Documento unico di programmazione in dicembre, accusato, anche dall’Azione cattolica locale, di contenere evidenti profili discriminatori), alla campagna ancora in corso contro l’apertura della moschea a Pisa. In agosto c’era stato uno scambio di battute tra il direttore della Caritas diocesana e il deputato leghista Ziello, che aveva criticato «alcuni preti pisani che elargiscono offerte ai rom».

Sulla vicenda della moschea, sulla quale si è espressa anche la Chiesa valdese, il comunicato è molto chiaro quando spiega che «ogni forma di esclusione è sempre una pianta infestante» e che «voler impedire a qualcuno di esercitare il culto legato alla propria fede, non è che l’inizio di una forma diffusa di intolleranza religiosa».

Fin dal suo insediamento, la Lega ha alternato gli attacchi al mondo dell’accoglienza – non risparmiando anche il clero, come nella recente polemica di Salvini contro don Armando Zappolini, per il suo presepe nella spazzatura – ai tentativi di utilizzare la religione cristiana come fattore politico-identitario: si veda l’approvazione della mozione sul crocifisso nell’aula consiliare e nei principali luoghi pubblici. «È stato finalmente smascherato l’utilizzo strumentale della religione da parte della Giunta», spiega al manifesto Francesco (Ciccio) Auletta, capogruppo di Diritti in Comune, che considera il comunicato «di grandissima rilevanza, perché da mettere in stretta relazione con il documento elaborato qualche settimana fa dalla Chiesa valdese». Prosegue Aueletta: «Le campagne sui crocifissi nei luoghi pubblici, sui presepi nelle scuole e la propaganda islamofoba sono condotte da una Giunta che, alla prova dei fatti, conduce una politica discriminatoria e razzista: dal tentativo di impedire la realizzazione della moschea in città al “prima gli italiani” per quanto riguarda tutti gli interventi di carattere sociale. Vere e proprie campagne di odio verso ogni diversità che nulla hanno a che fare con i valori e i principi sanciti dalla nostra Costituzione». La questione della moschea è ora un campo aperto su cui si dovrà misurare l’opposizione politica e sociale, che sconta l’evidente stato confusionale del Pd, ma che sembra allargarsi di fronte alla deriva di destra di uno dei comuni chiave nel quadro nazionale. 

* Il Duomo di PIsa in una foto di Lucarelli del 2008 tratta da Wikimedia Commons, GNU Free Documentation License  

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