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Gli scout di Pisa contro Piantedosi, il governo e la polizia: in piazza una «umanità ammanettata e manganellata»

Gli scout di Pisa contro Piantedosi, il governo e la polizia: in piazza una «umanità ammanettata e manganellata»

PISA-ADISTA. Una «umanità ammanettata e manganellata». È la durissima reazione degli scout di Pisa dopo la violenze della polizia nei confronti delle studentesse e degli studenti pisani che venerdì scorso manifestavano per la pace in Palestina e sono stati violentemente manganellati dalle forze dell'ordine, incassando le critiche dello stesso presidente della Repubbica Sergio Mattarella..

«Come è possibile che una manifestazione pacifica di ragazzi sia stata repressa con una violenza così brutale? Come è possibile prendere a manganellate minorenni, i nostri ragazzi, il nostro futuro, solo perché manifestano? Non abbiamo il 25 Aprile a ricordarci il lungo cammino verso la Libertà? Non abbiamo il 2 Giugno a ricordarci di godere della Res Pubblica, di tutti quei fili dello stesso tessuto sociale che si intrecciano, diversi ma tutti con egual dignità? Abitiamo la Pace, educhiamo alla pace e poi lo Stato o chi lo rappresenta esercita questa violenza?». Inizia con una serie di domande retoriche la nota firmata da Gabriele Cristoforetti, Elisa Salvestrini e p. Giuseppe Trotta (Agesci zona GaliLeo) e da Sandra Benedetti (presidente Cngei Sezione scout di Pisa), che concludono amaramente: il 23 febbraio - quando si sono consumate le violenze - è stato «un gravissimo buco nero nella nostra storia democratica».

Prosegue poi la lettera: «“I care", “mi interessa”, aveva scritto Don Milani sul muro della scuola di Barbiana -. È il motto dei giovani migliori ed è un riferimento per noi scout, impegnati nel formare le nuove generazioni a una partecipazione politica per lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato. Di fronte a giovani che manifestano la propria idea pacificamente, rivendichiamo il diritto ad esprimere le idee, a farsi attori nella realtà che ci circonda e ad indicarne le contraddizioni che emergono. Questa azione delle forze dell'ordine non è apparsa adeguata, dimostrandosi sproporzionata e asimmetrica vista anche la presenza di molti minorenni tra i manifestanti che non sono stati tutelati in alcun modo neppure nella loro incolumità fisica. Forse occorre ricordare Il Sindaco Giorgio La Pira quando parlava dei nostri ragazzi e diceva: “Le generazioni nuove sono come gli uccelli migratori, come le rondini: sentono il tempo, sentono la stagione, quando viene la primavera essi si muovono ordinatamente, sospinti da un invincibile istinto vitale – che indica loro la rotta e i porti verso la terra ove la primavera è in fiore!". E ora servono sindaci pronti a indignarsi, che si facciano promotori verso i due questori e il ministero dell'interno per avere spiegazioni di quanto è avvenuto che non è giustificabile e neanche spiegabile. Abbiamo bisogno di sapere chi ha dato l'ordine di fare queste cariche e se e quali provvedimenti verranno presi nei loro confronti. Abbiamo bisogno di tanti “La Pira” e di generazioni di umanità indignata».

Concludono gli scout pisani: «Restiamo umani, ci ripetiamo spesso, perché in qualunque piazza, a qualunque latitudine, facciamo parte della stessa comunità. Indigniamoci e ricordiamoci il 25 Aprile, il 2 Giugno, le guerre sterminanti a cui assistiamo ogni giorno. Indigniamoci e ricordiamoci di questo 23 febbraio 2024. Restiamo umani, anche quando intorno a noi l’umanità pare sia persa».

 

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