Nessun articolo nel carrello

“UN PAESE MORALMENTE ALLA DERIVA”: ALLARME DEL MONDO CATTOLICO SUI RECENTI SCANDALI POLITICI

Tratto da: Adista Notizie n° 61 del 06/06/2009

35036. ROMA-ADISTA. “Mi domando in che Paese viviamo”, si era chiesta Veronica Lario (3/5) rendendo pubblica la propria volontà di divorziare dal marito Silvio Berlusconi, “come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront”. La moglie del premier si era altresì detta sconcertata dal fatto che “per una strana alchimia il Paese tutto concede e tutto giustifica al suo imperatore”.

È a partire da questo inestricabile intreccio fra pubblico e privato che sono successivamente montate - e hanno fatto il giro del mondo - le polemiche in merito alla (non ancora chiarita) relazione fra il presidente del Consiglio e la giovanissima Noemi Letizia, maggiorenne solo dall’aprile appena trascorso.

“Questo scandalo”, ha commentato alla Stampa (25/5) l’ex vicepresidente della Cei, mons. Alessandro Plotti, “dimostra quanto si sia drammaticamente abbassato il livello di moralità pubblica. Si è clamorosamente perso il senso delle proporzioni. È come se la gente si fosse impermeabilizzata a derive etiche che dovrebbero innescare una reazione morale, un sussulto etico. E così finisce per diventare normale ciò che normale non è”. “Chi ha responsabilità e riveste un ruolo pubblico al massimo livello”, ha aggiunto mons. Plotti, “non può ignorare come la sua azione e il suo modo di relazionarsi agli altri abbia inevitabilmente un valore esemplare sull’opinione pubblica. Simili scandali nella vita personale inficiano la credibilità personale di un leader politico e destano allarme se, come in questo caso, l’interessato occupa un incarico istituzionale decisivo per le sorti del Paese”.

 

Vescovi in Assemblea: noi non giudichiamo

Le durissime parole di mons. Plotti non hanno però trovato eco nell’Assemblea generale dei vescovi che si è conclusa il 29 maggio in Vaticano. “Di questioni morali ce ne sono tante. La nostra attenzione è a tenerle vive tutte, non andando a esprimere giudizi ogni pie’ sospinto su questo e quello”, ha affermato mons. Mariano Crociata rispondendo in conferenza stampa alle domande dei giornalisti sulle recenti vicende che hanno coinvolto il Presidente del Consiglio. “Ognuno - ha dichiarato il segretario generale della Cei - ha la sua capacità di giudizio. Ed è inutile pronunciarsi su singoli comportamenti perché le coscienze formate di ciascuno sanno cosa sia giusto”.

Mons. Crociata ha anche invitato a non strumentalizzare le parole del card. Angelo Bagnasco, che nel corso della sua prolusione (v. articolo successivo) aveva affermato: “Il mondo adulto non può gridare allo scandalo, esibire sorpresa di fonte alle trasgressioni più atroci che vedono protagonisti giovani e giovanissimi, e subito spegnere i riflettori senza nulla correggere dei modelli che presenta e impone ogni giorno”.

“La sottolineatura del ruolo degli adulti - ha spiegato mons. Crociata - non autorizza a massimalismi semplificatori per cui le responsabilità stanno solo da una parte”. Per questo motivo il richiamo del presidente della Cei non va “legato ad aspetti di cronaca quotidiana”, quantunque l’appello ad una maggiore responsabilità vada letto “in rapporto alla diversa visibilità di ciascuno”.

La linea dei vescovi si attesta dunque nel solco già tracciato da Avvenire all’indomani dello scandalo, quando il quotidiano dei vescovi si era limitato ad un bonario invito ad una maggiore sobrietà rivolto al presidente del Consiglio (v. Adista n. 52/09). Perfino sul caso delle veline nelle liste per le europee la critica di mons. Diego Coletti, responsabile della pastorale per l’educazione della Cei, non è stata vibrante (anzi, in realtà, piuttosto discutibile): “La bellezza ha un ruolo scenico - ha affermato mons. Colletti - offre un senso di percezione della forma. Anche l’occhio vuole la sua parte. Ciò che crea il guasto culturale è che questo sia l’unico elemento o l’elemento decisivo”.

 

Don Sciortino: un modello che dà scandalo

Ma le parole di mons. Plotti non sono comunque rimaste isolate all’interno del mondo cattolico. Secondo il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Scortino, “c’è un’emergenza che sta disorientando il Paese. Si chiama educazione”. “Il modello delle veline, che ha i suoi santuari non solo in molte trasmissioni televisive e che è stato sdoganato come normale opportunità, financo per arrivare alla politica, fa diventare adulte ragazzine che perdono l’età e che impostano la propria vita sull’emulazione e non più sulla fatica di apprendere, di studiare, di costruire responsabilità per sé e per gli altri. I meccanismi li hanno costruiti gli adulti, loro è la regia, loro sostengono un progetto che dovrebbe preoccupare”. Per questo motivo, ha spiegato don Sciortino nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero della rivista dei paolini (21/09), “è sulla crisi degli adulti che il Paese si dovrebbe interrogare, sul grado di moralità pubblica che tende a sparire, travolta dai meccanismi perversi della rappresentazione mediatica, dalla bulimia del successo, unica certificazione di qualità della vita reale”. “Lo scandalo è in chi sostiene il sistema delle veline, meteorine e quant’altro, facendone un modello di vita e di successo, o strumento di consenso, liquidando con rabbia chi pone la questione”.

Don Sciortino è stato ancor più esplicito, con riferimento alle recenti vicende di cronaca, in un’intervista rilasciata all’Unità (25/5): “Sta al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fare definitivamente chiarezza. Non si può sottrarre alla legittima richiesta che viene dai media. Non esiste per nessuno un’immunità morale. Tutti, allo stesso modo, sono chiamati a rispondere dei loro comportamenti”.
La richiesta di chiarificazioni è stata fatta propria anche da p. Bartolomeo Sorge, che ha inoltre stigmatizzato un clima culturale fatto “di velinismo imperante, uso spregiudicato della donna, volgarità e ipocrisia”.

Infine don Vinico Albanesi ha così sintetizzato la vicenda di Noemi e del presidente del Consiglio: “Lo schema è molto antico: l'adulto potente e danaroso chiama alla corte chi vuole, perché promette futuro. La cenerentola di turno dice sì, pensando alla svolta della propria vita”. “L’amarezza - ha commentato don Albanesi - è che la storia d’occidente sembrava aver avviato il rispetto dei sentimenti, delle persone, delle famiglie, dei vincoli affettivi e sociali. La lezione di oggi è che non c’è tregua per dignità raggiunte. Si sono evoluti i termini della ricchezza. Al possesso dei beni e alla disponibilità della servitù di ieri, si è aggiunta oggi la risonanza pubblica: in fondo essa stessa ricchezza, perché la gloria rimane comunque legata al denaro”. (emilio carnevali)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.