WWF, verso le elezioni: la lotta alla crisi climatica non può attendere un'altra legislatura
Elezioni 2022, è tempo di scelte sostenibili: l'appello del WWF ai partiti in corsa per le prossime elezioni prende la forma di un importante dossier di 34 pagine – su innalzamento della temperatura, perdita della biodiversità, consumo del suolo, inquinamento, ecc. – che invita la politica a «rivalutare l’ambiente come elemento indispensabile per il benessere e la sicurezza di tutti».
A fronte di un bilancio degli ultimi 5 anni di azione governativa del Paese, che non hanno provocato un’inversione del trend negativo di consumo di suolo, utilizzo di fonti fossili, produzione di rifiuti ecc., il WWF denuncia politiche deboli e mancanza di visione strategica. E rilancia: «I prossimi 5 anni saranno cruciali per contrastare la crisi ambientale»; è tempo di «assumere il parametro ambientale come baricentrico rispetto all’azione politico-amministrativa».
In particolare il WWF avverte che «non possiamo più permetterci l’errore di separare la questione ambientale da quella economica, considerando la prima solo in funzione di un eventuale vantaggio economico. Non è pensabile sprecare anche i cinque anni della prossima legislatura, perché rappresentano un “tempo essenziale” per il perseguimento degli obiettivi ambientali fissati al 2030 e saranno dunque cruciali per la vita di tutti noi. Le soluzioni le abbiamo già, aspettare è colpevole».
Appena il nuovo Parlamento sarà operativo, secondo il WWF occorre mettere mano a 4 urgenti interventi legislativi: occorre innanzitutto tutelare l’immenso patrimonio italiano di biodiversità raccogliendo e sistematizzando tutti gli interventi legislativi in un grande “Codice della Natura”, affiancando alle tante Authority un “Garante della Natura” capace di monitorare e sollecitare azioni in difesa del nostro capitale naturale. In secondo luogo è necessario rafforzare la normativa sul consumo di suolo puntando a un “bilancio zero” e anche restituendo alla natura aree cementificate o degradate. Terza proposta, a conclusione dell’estate più torrida della storia d’Europa: il WWF propone di fronteggiare la sfida climatica con «uno strumento legislativo quadro per superare la fase degli impegni verbali e passare a quella delle azioni concrete» (per esempio eliminando i sussidi pubblici ambientalmente dannosi) e di colmare «l’attuale distanza tra le conoscenze scientifiche e l’azione politica». Quarta e ultima proposta da attuare nel brevissimo periodo: rendere operativo, con opportune norme, il principio costituzionale della tutela ambientale, che vieta alle imprese di recare danno all’ambiente.
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