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500 cause legali per abusi del clero: l'arcidiocesi di San Francisco in bancarotta

500 cause legali per abusi del clero: l'arcidiocesi di San Francisco in bancarotta

L'arcidiocesi di San Francisco in California ha dichiarato bancarotta per l'alto numero di cause legali conseguenti ad abusi sessuali del clero su minori. Il 20 agosto, l'arcivescovo Salvatore Cordileone ha annunciato di aver presentato un'istanza di amministrazione controllata al tribunale fallimentare secondo il capitolo 11: un dispositivo del diritto statunitense che consente di elaborare un piano di riorganizzazione permettendo al debitore di restare “in possesso” delle proprietà e di continuare a gestire le attività, bloccando nel frattempo tutte le cause in corso.

A occuparsi della vicenda sono tutti i grandi media statunitensi, laici e cattolici: il provvedimento, si legge il 21 agosto sul New York Times in un articolo di Ruth Graham, avrebbe lo scopo di proteggere l’arcidiocesi da più di 500 cause civili intentate contro di essa ai sensi di una legge dello Stato del 2019, il California Assembly Bill 218, che ha consentito di presentare entro il 2022 denunce altrimenti prescritte riguardanti casi di abusi sessuali su minori. Analoghe finestre di deroga alla prescrizione, in genere di un paio d'anni, sono state aperte lo stesso anno da 24 diocesi e 3 territori d'oltremare; per la California è la seconda, dopo averne inaugurato una nel 2003 che ha portato a risarcimenti ai sopravvissuti per 70 milioni di dollari, grazie alla vendita di proprietà e a fondi assicurativi.

Ora però San Francisco, 450.000 cattolici, è la terza arcidiocesi californiana a presentare istanza di fallimento quest'anno, dopo Oakland e Santa Rosa. Entro la fine dell'anno sarà la volta di San Diego, una delle più grandi dello Stato. Nello Stato di New York, sei delle otto diocesi hanno dichiarato bancarotta. Alcuni Stati invece – tra cui Maine e Vermont – hanno aperto “finestre permanenti” per consentire alle presunte vittime di avanzare denunce, indipendentemente dal momento del presunto abuso.

Secondo un database curato da Marie Reilly, professoressa della Penn State Law, citato dal NYT, in questo momento sono 12 le diocesi e arcidiocesi negli Stati Uniti coinvolte in procedure di fallimento; in totale quasi trenta diocesi statunitensi ne hanno avviata una, quasi tutte negli ultimi dieci anni e 17 hanno ormai completato il processo. Marie Reilly mostra anche che non solo diocesi e arcidiocesi ma anche alcuni ordini religiosi hanno dichiarato bancarotta.

Un caso molto complesso è poi quello dei Boy Scouts of America, usciti lo scorso aprile da tre anni di amministrazione controllata in base al Capitolo 11: 2,5 i miliardi di dollari necessari per risolvere circa 82.000 denunce di abusi sessuali su minori negli ultimi 80 anni avanzate contro i Boy Scouts e i 40mila enti affiliati (molti dei quali legati a denominazioni religiose).

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