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"Orizzonte comune. Tracciare rotte coraggiose”: impegnativo incontro nazionale dei Giovani di Azione Cattolica

Da domani 10 novembre e fino al giorno 12, si svolgerà a Frascati (in via di Colle Pizzuto, 2), presso il Centro Giovanni XXIII un incontro nazionale promosso da Settore Giovani di AC, MSAC, FUCI e Istituto “Vittorio Bachelet” sul tema "Orizzonte comune. Tracciare rotte coraggiose”. «Un cantiere aperto per costruire insieme il bene comune», lo definiscono gli organizzatori, cui presenzieranno quasi 600 giovani e studenti, con l’obiettivo prioritario di assumere scelte di impegno civile per il nostro Paese, nelle nostre comunità locali e nei territori che abitiamo. «Guardando con speranza – aggiungono – al cammino dell’Unione europea, nostro orizzonte comune», nella prospettiva della Dichiarazione Schumann: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”». Impegno e speranza, «mentre “viviamo in una terza guerra mondiale combattuta a pezzi” come denunciato da papa Francesco», che i giovani di AC, gli studenti del MSAC e gli universitari della FUCI sentono come dovere per aprire nuove rotte a contrasto attivo delle molteplici forme di disagio giovanile e per poter affrontare alcune delle sfide sociali più attuali (malessere psicologico, crisi ecologica, digitalizzazione, parità di genere) con l’obiettivo prioritario di costruire il bene comune.

Di seguito lo svolgimento delle tre giornate nella descrizione del comunicato stampa:

«I lavori inizieranno il pomeriggio di venerdì 10 novembre con il saluto di Giuseppe Notarstefano, Presidente nazionale dell’AC, e l’introduzione Su nuove rotte a cura Emanuela Gitto e Lorenzo Zardi, Vicepresidenti nazionali dell’AC per il Settore giovani, Lorenzo Pellegrino e Ludovica Mangiapanelli, Segretario e Vicesegretaria nazionale MSAC, Carmen Di Donato e Tommaso Perrucci, Presidenti nazionali FUCI. A seguire la preghiera iniziale La profezia della storia e la serata di confronto Sto in ansia come tutta la mia generazione.

Sabato 11 novembre mattina, dopo la Celebrazione eucaristica, presieduta da don Riccardo Pincerato, Responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile della CEI, la tavola rotonda Qui si fa l’Europa con Brando Benifei, Parlamentare europeo, Michele D’Avino, Segretario generale del comune di Follonica e Suvereto, Federica Celestini Campanari, Commissaria dell’AIG, e Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI. Modera: Federico Calciolari, Gioventù Federalista Europea, e Benedetto Pizzo, Incaricato regionale MSAC della Sicilia.

Nel pomeriggio spazio ai cantieri di approfondimento Tracciare Rotte coraggiose per costruire… Comunità più sane con Arianna Papagiorgio, Presidente associazione Però Parliamone; Comunità più forti con Fabio Sammito, Direttore Caritas della diocesi di Noto; Comunità più egualitarie con Alessandro Fortuna, Segreteria generale della UIL e Consigliere di Presidenza del CNG per le Politiche occupazionali, previdenziali e Parità di genere; Comunità più digitali con Nicola La Sala, Dottore di ricerca in scienze della comunicazione e membro del Consiglio scientifico dell’Istituto Bachelet; Comunità più verdi con Valentino Attanasio, Italian Climate Network.

Domenica 12 novembre mattina, dopo la Celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Claudio Giuliodori, Assistente ecclesiastico generale dell’AC, spazio alla condivisone e alla progettazione con Come astri nel mondo. A chiudere In un orizzonte comune, le conclusioni a cura di Carmen Di Donato e Tommaso Perrucci, Presidenti nazionali FUCI, Emanuela Gitto e Lorenzo Zardi, Vicepresidenti nazionali dell’AC per il Settore giovani, Lorenzo Pellegrino e Ludovica Mangiapanelli, Segretario e Vicesegretaria nazionale MSAC.

Nella vita a volte bisogna sporcarsi le mani per non sporcarsi il cuore”: queste parole rivolte da papa Francesco ai partecipanti alla GMG di Lisbona sono di fatto un metodo di impegno per i Giovani di AC, MSAC e FUCI ed anche per tutti coloro che come loro intendano costruire una comunità nazionale ed europea sempre più verde, sana, forte, inclusiva e digitale. Senza aver paura del cambiamento, a partire dalle scuole e dalle università del Paese è possibile far maturare uno stile di cura verso il prossimo, imparare a spendersi per il bene comune. L’unica via possibile per una pace reale».

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