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Segnali preoccupanti: il Rapporto di

Segnali preoccupanti: il Rapporto di "A Buon Diritto" sullo stato dei diritti nel Paese

Libertà di espressione e di informazione, Pluralismo religioso, Salute e libertà terapeutica, Ambiente, Istruzione, Lavoro, Persona e disabilità, Profughi e richiedenti asilo, Migrazioni e integrazione, Rom e Sinti, LGBTQI+, Autodeterminazione Femminile, Minori, Prigionieri, Salute Mentale, Dati sensibili, Diritto all'abitare: sono i 17 capitoli del Rapporto sullo stato dei diritti in Italia – ma anche le sezioni del sito rapportodiritti.it che ne organizza in maniera fruibile e accattivante dati e rilevanze – presentato il 18 dicembre scorso alla Camera dei Deputati da “A Buon Diritto”, organizzazione presieduta da Luigi Manconi, politico di lungo corso, già senatore della Repubblica con i Verdi e poi con il Pd, che si è distinto per le sue battaglie a tutela dei diritti (è stato presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e coordinatore dell'Ufficio Nazionale Anti-Discriminazione UNAR).

Il Rapporto rappresenta un importante lavoro di indagine sullo stato dei diritti nel nostro Paese, reso possibile dal 2014 anche grazie ai fondi dell’8 per mille della Tavola valdese. Il monitoraggio, spiega un comunicato stampa della Onlus diramato dopo la presentazione, «riporta le principali novità normative ed evidenzia gli eventuali arretramenti riscontrati nel riconoscimento di alcuni diritti, e le iniziative e le proposte da intraprendere per la loro tutela».

Il Rapporto, si legge ancora nella nota, «composto da capitoli, grafici, storie e linee del tempo, è un racconto corale, intersezionale. È sia uno strumento scientifico e di informazione sia uno strumento politico: per questo alla fine di ogni capitolo gli autori e le autrici rivolgono una serie di raccomandazioni per il legislatore, facendo emergere cosa ancora manca per ciascun diritto e cosa ancora può e deve essere fatto».

Alla presentazione hanno partecipato il presidente di “A Buon Diritto” Manconi, la moderatora della Tavola Valdese Alessandra Trotta, Rachele Scarpa e Ouidad Bakkali (parlamentari PD) e Nicola Fratoianni (segretario di Sinistra Italiana).

Durante l’incontro sono stati sottolineati i passi indietro o i passi non fatti sul fronte dei diritti, che testimoniano lo scarso impegno da parte della classe politica italiana. Dal punto di vista climatico, poco o nulla si è fatto per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione, nonstante i disastri climatici che hanno investito il Paese. L’organizzazione denuncia ancora: l’assenza di un piano abitativo, nonostante le possibilità presentate dal PNRR; l’incapacità di arginare la violenza di genere, «problema evidente e strutturale»; l’assenza di un’azione per la prevenzione e il contrasto della discriminazione nei confronti delle persone LGBTQIA+. Sul fronte asilo e immigrazione, poi, non rappresentano un segnale incoraggiante le politiche restrittive messe in campo negli ultimi due anni. «Restringere i criteri di accoglienza e ospitalità delle persone che arrivano nel nostro Paese», spiega la nota, «non implementando in maniera funzionale alcun canale di ingresso rischia di aumentare il bacino di irregolarità e la marginalità sociale delle persone straniere e migranti».

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