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Post-teismo senza frontiere. Il dibattito approda anche in Francia

Post-teismo senza frontiere. Il dibattito approda anche in Francia

Tratto da: Adista Documenti n° 1 del 08/01/2022

DOC-3162. ROMA-ADISTA. È una ricerca che sta muovendo appena i primi passi quella legata al post-teismo. E di certo il salto – perché di un vero salto si tratta: dal teismo al superamento del concetto di theos, quello di un Dio personale, provvidente e trascendente – non è qualcosa che possa compiersi in maniera rapida, semplice e indolore. Né ci si può aspettare che la decostruzione del teismo possa lasciare spazio in maniera immediata alla costruzione di una chiara alternativa. Sempre che si avverta davvero il bisogno di un nuovo punto di arrivo e non si voglia invece accettare di trovarsi permanentemente in viaggio, in un cammino di ricerca spirituale destinato a non giungere da nessuna parte ma ad arricchirsi ad ogni passo.

Il cammino, in ogni caso, è già iniziato e, benché la strada percorsa sia ancora breve, l'interesse che sta suscitando è in costante crescita. Non a caso, dopo la sua pubblicazione in italiano con il titolo Oltre Dio. In ascolto del mistero senza nome (a cura della Gabrielli editori), e in spagnolo (Después de Dios. Otro modelo es posible), il libro è uscito anche in francese, con il titolo Après Dieu. Un autre modèle est possible, in una versione simile a quella spagnola, ma con l'aggiunta di altri tre interventi: quelli del sociologo francese Jean-Marie Kohler, della sociologa e antropologa della Pontificia Università del Cile Cecilia Dockendorff e di un altro contributo di José María Vigil (di cui riportiamo qui la traduzione in italiano). Un libro che tiene conto anche della peculiare realtà della Francia, dove a settembre era già uscito il dossier di Golias-Magazine (n° 200) "Dire Dieu autrement".

Anche in Italia la riflessione va avanti, all'interno di comunità e gruppi e attraverso scambi tra le persone che, pur su posizioni diverse, hanno preso parte a tale dibattito. Come quello tra Rita Maglietta, del gruppo Inedito Cammino, intervenuta sul numero 35 di Adista Documenti, e il filosofo Augusto Cavadi, che aveva replicato al suo articolo sul numero 41 – ammettendo di aver «bisogno di dire cosa è “Dio” (o cosa non è, se non è)» – e a cui Maglietta ha voluto nuovamente rispondere, con l'intervento che riportiamo qui 

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