Abusi a Monaco: "Indignati e arrabbiati" i teologi delle università tedesche
TÜBINGEN-ADISTA. «Richiamiamo al proprio dovere i responsabili della Chiesa in Germania come a Roma. È giunto il momento di agire!». È «indignato e arrabbiato» per quanto emerso dal Rapporto sugli abusi nella diocesi di Monaco, pubblicato il 20 gennaio scorso, il KthF - Katholisch Theologischer Fakultätentag (Associazione delle Facoltà Teologiche Cattoliche in Germania), organo che rappresenta 18 facoltà o dipartimenti teologici presso università statali o legate alla Chiesa, nonché 33 istituti di teologia cattolica per la formazione di insegnanti religiosi presso università statali. In un comunicato postato sul proprio sito, che riportiamo qui sotto in una nostra traduzione, il KthF esprime critiche e speranze.
«Noi, membri dell'Associazione delle Facoltà Teologiche Cattoliche, siamo indignati e arrabbiati. Dopo dieci anni di lotta alla violenza sessuale e spirituale nella Chiesa, la gerarchia ecclesiastica è ancora coinvolta fino al livello più alto in strutture che disprezzano la dignità della persona umana. Il rapporto sugli abusi di Monaco mostra ancora una volta che tali meccanismi degradanti sono ancora praticati dai leader della Chiesa.
Ci opponiamo alla copertura dei crimini, alla protezione dei colpevoli e alle ripetute ferite e umiliazioni dei sopravvissuti.
Come teologhe e teologi accademici, prendiamo con nettezza le distanze da queste strutture e pratiche della Chiesa. Troppo spesso si fondano su una teologia problematica. Richiamiamo
al proprio dovere i responsabili della Chiesa in Germania come a Roma. È giunto il momento di agire!
Esprimiamo la nostra solidarietà con coloro che sono stati colpiti dalla violenza sessuale e spirituale nella Chiesa!
Come teologhe e teologi accademici, diamo il nostro contributo. Vediamo i segni dei tempi sia nelle testimonianze di coloro che sono stati colpiti dagli abusi, sia nei fallimenti istituzionali. Già da lungo tempo riflettiamo teologicamente su questo, per rafforzare coloro che nella nostra Chiesa, anche nelle funzioni di leadership, si impegnano per il cambiamento, la prevenzione e i sistemi di supporto alle persone coinvolte.
Ecco cosa chiediamo:
• Affrontare la violenza sessuale e spirituale nella Chiesa non è più solo un compito interno alla chiesa, ma deve essere sempre compiuto sempre sotto la guida di esperti indipendenti. Facciamo appello al Bundestag tedesco e al governo federale, affinché realizzino le condizioni giuridiche e organizzative per un lavoro complessivo sull'abuso istituzionale.
- Si traggano le conseguenze strutturali, la cui attuazione è attualmente oggetto di discussione nell'ambito del Cammino sinodale.
• I vertici della Chiesa chiamino per nome proattivamente i loro fallimenti e spieghino quali conseguenze trarranno. Queste conseguenze devono riguardare sia la loro personale
responsabilità morale sia il loro ruolo istituzionale.
Noi, come Chiesa nel suo insieme, dobbiamo fermarci a riflettere, pentirci e ricominciare da capo, per porci nella direzione del Vangelo.
Come Associazione delle Facoltà Teologiche cattoliche, sosteniamo una Chiesa in cui
la responsabilità sia condivisa in modo vincolante e i processi siano strutturati in modo sinodale e partecipativo.
Nella festa di San Tommaso d'Aquino, 28 gennaio 2022».
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