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Cristiani per il socialismo: presentazione del libro alla Fondazione Basso

Cristiani per il socialismo: presentazione del libro alla Fondazione Basso

ROMA-ADISTA. Venerdì 19 gennaio il libro di Luca Kocci Cristiani per il socialismo 1973-1984. Un movimento fra fede e politica, edito dal Pozzo di Giacobbe (v. Adista Documenti n. 31/23), verrà presentato a Roma alle 17.30 alla Fondazione Basso (via della Dogana Vecchia, 5), dove sono conservate le carte di alcuni dei protagonisti di quella stagione, da Giulio Girardi a Giovanni Franzoni, a José Ramos Regidor. Interverranno l'ex parlamentare comunista nonché fondatrice del "manifesto" Luciana Castellina e gli storici Alessandro Santagata e Marialuisa Lucia Sergio, l'incontro sarà coordinato da Giancarlo Monina, docente di Storia contemporanea all'università Roma Tre e responsabile ricerca storia della Fondazione Basso.

Il volume ricostruisce per la prima volta la storia dei Cristiani per il socialismo (Cps) in Italia, dove il movimento, nato nel 1971 nel Cile di Salvador Allende, si costituisce nel settembre 1973, per iniziativa di cristiani di sinistra provenienti da Acli, Cisl, Comunità cristiane di base, gruppi e riviste della contestazione cattolica, chiese protestanti, che vogliono coniugare fede cristiana e impegno politico. L’intento generale dei Cps è trasformare la società in senso socialista e rinnovare la Chiesa in senso evangelico, l’obiettivo immediato è rompere l’unità politica dei cattolici nella Dc e spostare a sinistra la militanza dei credenti. I Cps coinvolgono decine di migliaia di persone e attraversano i principali eventi politici, sociali ed ecclesiali degli anni 70 – la stagione dei movimenti, i referendum sul divorzio e l’aborto, le elezioni del 1975 e 1976 con la grande crescita del Pci, la parabola della nuova sinistra, l’assassinio di Aldo Moro, l’elezione di Giovanni Paolo II –, fino al lento esaurimento all’inizio degli anni 80. A cinquant’anni dalla fondazione del movimento, conserva ancora grande valore il percorso di credenti che, in un difficile equilibrio, hanno scelto di vivere la fede e la politica in partibus infidelium: cristiani nella sinistra e socialisti nella chiesa.

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