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Contro l’«esternalizzazione» delle frontiere della “fortezza Europa”, torna in piazza il Digiuno di giustizia

Contro l’«esternalizzazione» delle frontiere della “fortezza Europa”, torna in piazza il Digiuno di giustizia

ROMA-ADISTA. «Il 7 settembre saremo per il Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti in Piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, dalle ore 16 alle 18,30, per sottolineare la dimensione politica di quanti quel giorno digiuneranno con noi nelle case o nei monasteri». Così il comboniano p. Alex Zanotelli annuncia il consueto presidio mensile – questo mese spostato al martedì, per l’indisponibilità della piazza nella giornata di mercoledì – della campagna “Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti”, avviata tre anni fa anni fa da Zanotelli, dall’ex vescovo di Caserta mons. Raffaele Nogaro, da don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge di Firenze, da p. Giorgio Ghezzi e da suor Rita Giaretta, che lavorano con i migranti e con le donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale (v. Adista Notizie nn. 27-28, 35 e 39/18; 15, 26, 29 e 43/19; Adista Segni Nuovi n. 7/21; e Adista online del 6, 10, 25 e 30 settembre, 2 e 29 novembre 2018; 8 gennaio, 5 febbraio, 6 marzo, 8 aprile, 7 maggio, 3 e 8 giugno, 2, 3, 12, 23 e 29 luglio, 4 agosto, 11 e 30 novembre 2019; 20 gennaio; 3, 6 e 14 febbraio; 3 marzo 2020; 28 giugno 2020; 8 settembre 2020; 11 novembre 2020; 1 dicembre 2020; 12 gennaio, 1 febbraio, 4 marzo, 4 maggio, 8 giugno e 4 luglio 2021).

«Non possiamo in coscienza accettare le politiche migratorie razziste e criminali dell’Unione europea che usa l’Italia per “esternalizzare” le frontiere – spiega Zanotelli –. Un’Europa questa, dove cresce il rifiuto del profugo. È incredibile che in piena crisi afgana, otto Paesi dell’Ue volevano rimpatriare i rifugiati afgani senza permesso di soggiorno. E ora, che ben mezzo milione di afgani sono in fuga, i ministri dell’Interno della Ue dicono che sono disposti ad accoglierli, “ma non in Europa”. È questa la nostra “umanità” di fronte alla tragedia afgana? Ora infatti l’Europa sta trattando con Iran e Pakistan, offrendo loro soldi perché accolgano i profughi. È la stessa politica che abbiamo adottato con la Turchia (le abbiamo dato 9,5 miliardi di euro!). In Europa sembra che siano Orban e Salvini a trionfare! Non solo, ma continuiamo a costruire muri per bloccare i “barbari” alle frontiere. La Grecia sta costruendo un muro di 40 chilometri per bloccare chi arriva dalla Turchia ed ha assunto 250 nuove guardie per monitorare il muro. La Polonia sta costruendo un muro di 130 chilometri per bloccare i profughi (molti di loro sono afgani!). Ma anche la Turchia ha iniziato a erigere un altro muro sul confine con l’Iran. L’Ue continua a finanziare l’Italia perché trattenga mezzo milione di rifugiati nei lager libici, dove gli uomini sono torturati e le donne stuprate. E anche con soldi dell’Unione, l’Italia finanzia la Guardia costiera libica che ha il compito di intercettare i gommoni di profughi in fuga verso l’Europa. Quest’anno ne ha riportati in Libia oltre 60mila. E questo grazie alle segnalazioni da parte di navi e aerei italiani, nonché delle navi di Frontex. E in questo contesto, troviamo vergognoso la persecuzione delle navi delle Ong da parte del ministero degli Interni che continua a bloccare nei porti, per futili motivi, le navi salva-vite. L’Italia continua a perseguire una politica migratoria disumana, illegale e criminale. Ecco perché è da tre anni, una volta al mese, continuiamo a digiunare davanti al Parlamento per chiedere politiche migratorie umane».

Appuntamento domani pomeriggio a piazza Montecitorio, in “collegamento” con tutti coloro che digiuneranno dalle proprie case, conventi e monasteri.

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