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New Jersey, diocesi accetta di risarcire 87,5 milioni di dollari alle vittime di abuso

New Jersey, diocesi accetta di risarcire 87,5 milioni di dollari alle vittime di abuso

CAMDEN-ADISTA. La diocesi cattolica di Camden, nel New Jersey ha accettato di pagare 87,5 milioni di dollari in risarcimento a circa 300 vittime di abusi da parte del clero: un accordo tra i più consistenti nella Chiesa degli Stati Uniti, depositato presso il tribunale fallimentare il 19 aprile scorso che, se approvato dal giudice, supererà quello di 85 milioni della diocesi di Boston, nel 2003 (The Guardian, 20/4).

«Questo accordo con il vescovo di Camden è un importante passo avanti nella responsabilità», ha affermato Jeff Anderson, avvocato di 74 delle vittime. «Il merito va ai sopravvissuti per aver difeso se stessi e la verità».

«Voglio esprimere le mie sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti da abusi sessuali nella nostra diocesi», ha affermato il vescovo di Camden Dennis Sullivan. «Le mie preghiere vanno a tutti i sopravvissuti agli abusi e prometto il mio continuo impegno per garantire che questo terribile capitolo della storia della diocesi di Camden, nel New Jersey, non si ripeta mai più».

L’accordo stipulato prevede la creazione di un fondo che sarà finanziato in quattro anni dalla diocesi e da «organismi cattolici collegati», ma anche l’applicazione o il miglioramento di protocolli di prevenzione. I sopravvissuti agli abusi che hanno presentato una richiesta potrebbero ottenere 290.000 dollari, secondo gli avvocati delle vittime Jay Mascolo e Jason Amala.

L'accordo arriva più di due anni dopo che il New Jersey ha ampliato i tempi della prescrizione civile, allo scopo di consentire alle vittime di abusi sessuali da parte dei preti di chiedere un risarcimento. La legislazione consente alle vittime, minori all’epoca dei fatti, di citare in giudizio fino al compimento dei 55 anni o entro sette anni dalla prima consapevolezza dell’abuso; un notevole passo avanti rispetto ai precedenti 20 anni d’età o due anni dopo la slatentizzazione dell’abuso. Ciò ha portato a un fiume di cause civili, 55, secondo gli atti del tribunale.

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