Nessun articolo nel carrello

RdCongo: i vescovi e le manifestazioni per la pace nell'Est del Paese

RdCongo: i vescovi e le manifestazioni per la pace nell'Est del Paese

Domenica scorsa, 4 dicembre, le diocesi della Repubblica Democratica del Congo sono state attraversate da manifestazioni per la pace e contro la violenza nelle Province est del Paese, le cui popolazioni sono tormentate da anni di guerra, massacri e abusi. L’iniziativa è stata promossa dai vescovi congolesi al culmine di un periodo di recrudescenza delle violenze nell’Est della RdCongo, ma il cardinale arcivescovo di Kinshasa, Fridolin Ambongo, ha dovuto a più riprese ribadire la natura della proposta della Chiesa congolese: «La nostra marcia non ha alcun significato politico, è per mostrare al mondo che siamo un solo popolo, uniti per la causa nazionale, uniti per la sovranità del nostro Paese e per la dignità del nostro popolo».

Eppure, racconta l’Agenzia Fides, «i media locali e internazionali hanno sottolineato la valenza politica degli slogan dei manifestanti». Tra preghiere e rosari, infatti, i manifestanti hanno protestato non solo contro il Movimento 23 Marzo (M23), protagonista indiscusso degli ultimi mesi di violenze in Nord Kivu, ma anche contro i silenzi, l’«ipocrisia», la «compiacenza che rasenta la complicità» della comunità internazionale, interessata a mantenere uno stato di balcanizzare nell’Est del Congo verosimilmente per interessi economici legati all’approvvigionamento di risorse preziose e strategiche del suo sottosuolo. I manifestanti non hanno dunque fatto sconti a nessuno, approfondisce Fides, che afferma: «Secondo questi manifestanti, tra gli Stati “predatori delle risorse naturali” della RdC vi sono Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Belgio. Hanno anche denunciato il comportamento dell'Onu, dell'Ue, dell'Eac (Comunità degli Stati dell’Africa Orientale) che, secondo loro, non giocano lealmente». Per questa ragione, i partecipanti alla manifestazione, hanno chiesto a Kinshasa «una profonda ristrutturazione dei servizi di sicurezza» del Paese, auspicando l’allontanamento delle forze straniere dal territorio congolese, anche dei 15mila soldati della Monusco (Missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione del Congo), una delle più dispendiose e fallimentari missioni militare di peacekeeping dell’Onu. La presenza dei caschi blu nella RdCongo risale al 2000, quando prese il via la missione Monuc (Missione Onu in Congo), poi sostituita 10 anni dopo dalla Monusco, più volte accusata dai civili congolesi di corruzione, collusione e soprattutto di tradimento della sua missione principale, ovvero la protezione dei civili inerti di fronte alle scorribande dei gruppi ribelli, nonostante un miliardo e mezzo di dollari di budget annuo.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.