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Portogallo: il raduno segreto dei vescovi conservatori in chiave anti-Francesco

Portogallo: il raduno segreto dei vescovi conservatori in chiave anti-Francesco

Tratto da: Adista Notizie n° 5 del 08/02/2020

40117 SINTRA-ADISTA. Cosa si saranno detti 110 vescovi di 42 Paesi per due e passa interi giorni, in quella magica città che è Sintra (Lisbona), rimane un segreto: era un incontro (22-25 gennaio) riservatissimo, organizzato dall’Acton Insitute per lo Studio di Religione e Libertà, potente lobby statunitense, capitalistica fino al midollo e, per ciò stesso, manifestamente antibergogliana. Motivo di tanta riservatezza, condizione posta da Acton, la possibilità assicurata agli oratori di parlare liberamente, col “cuore in mano”, senza incappare in spiacevoli conseguenze. Il tutto a testimonianza, se ce n’era bisogno, dell’esistenza di una gerarchia che fa la guerra a papa Francesco o cerca anche “solo” di condizionare nelle sue scelte pastorali, come avvenuto – ultimo ma non meno importante episodio della saga “bastoni fra le ruote” – con il libro del card. Sarah e Benedetto XVI contro la possibilità dell’ordinazione sacerdotale di uomini sposati (v. Adista, n. 3/20). Insomma, la destra ecclesiale non si arrende, non si tacita, una ne pensa e cento ne fa. Qualche voce (episcopale) dal sen fuggita ha consentito tuttavia di mettere insieme delle informazioni sul raduno di Sintra. Per esempio, che era quanto basta “confortevole” la location: si tratta del lussuoso hotel Penha Longa, un cinque stelle dotato di un campo da golf di 27 buche, di una spa di 1.500 metri quadrati, di piscina, di ristorante da stella Michelin, nonché di una cappella (motivo, è la spiegazione, per cui è stato scelto il Penha Longa) risalente al XIV secolo, per favorire preghiera e raccoglimento.

Fra parentesi, non è una “prima volta” per l’Acton Institute: è dal 1997 che orchestra incontri similari, inizialmente destinati ai soli vescovi messicani, poi allargati, a quanto pare, all’episcopato dell’universo-mondo, allo scopo di convincere i presuli di quanto sia buono il liberismo per la costruzione di «una società virtuosa e libera. Quest’orientamento riconosce i benefici di un governo limitato, ma anche le vantaggiose conseguenze di un libero mercato » (dal sito dell’Acton).

I sussurri

 Ha raccolto i sussurri delle gole profonde, a partire dal 28 gennaio, Antonio Marujo per il giornale web 7Margens. Galeotta sarebbe stata la visita al santuario di Fatima, il 21 gennaio, di vari dei vescovi presenti a Sintra, dove erano inavvicinabili.

Si è saputo dunque che il raduno era "Sugli squilibri socioeconomici e demografici del mondo e sul ruolo della fede nella costruzione della giustizia sociale"; che hanno introdotto i lavori tre cardinali (Berhaneyesus Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba, un messicano, forse Robles García, mentre del terzo non si conosce né si presume l’dentità); che i vescovi provenivano da Stati Uniti, Cile, Messico, Angola, Etiopia, Pakistan e da diversi Paesi del Medio Oriente, non meglio identificati come anche altri Paesi latinoamericani; che nessuno dei vescovi portoghesi ha partecipato all’evento, malgrado rappresentanti della terra ospite (si era sparsa la voce di un messaggio di saluto del patriarca di Lisbona, card. Manuel Clemente, poi prontamente smentita); che non ha preso parte all’evento neanche il neo-nunzio in Portogallo, quel mons. Ivo Scapolo proveniente dalla nunziatura in Cile – dove avrebbe mantenuto un ruolo poco chiaro in materia di abusi sessuali su minori da parte di preti – che tuttavia a Sintra è andato, ma solo per incontrare i presuli cileni lì presenti, chissà nostalgici.

La linea conservatrice dei discorsi tenuti a Sintra è in parte desumibile dalle parole di un anonimo vescovo africano sentito da 7Margens: «È necessario – ha detto – formare famiglie, per ovviare alla tendenza al calo del numero di bambini. In Occidente, ci sono sempre più famiglie senza figli ma con animali domestici, e la famiglia sta scomparendo; in Asia, le famiglie invecchiano e invecchiano; e anche in Africa, la tendenza è quella di ridurre il numero di bambini». Facile immaginare come la pensino questi prelati sul controllo delle nascite, sui metodi più efficaci a tale scopo, sulla coppia che “solo etero Dio la creò” e temi affini. Ma è anche vero che proprio su questi temi sono conservatori tantissimi altri vescovi. E anche il papa. Il quale infatti viene in realtà attaccato da Acton e amici per le sue posizioni in campo economico e in campo ecologico, come si può leggere nella notizia seguente.

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