Nessun articolo nel carrello

La fratellanza umana «è una menzogna». La destra cattolica boccia

La fratellanza umana «è una menzogna». La destra cattolica boccia "Fratelli tutti"

Bocciatura totale dell’ultima enciclica Fratelli tutti da parte della più conservatrice destra cattolica, e non poteva essere altrimenti, data la altrettanto totale disistima e avversione nei confronti di papa Francesco: è lo stesso concetto di “fratellanza umana” il bersaglio delle critiche, perché è una «menzogna». Tanto si può leggere in Corrispondenza romana (che «lotta per la difesa dei principi della civiltà cristiana», si afferma nel sito), a firma di Cristiana de Magistris, il cui articolo asserisce fin dall’incipit: «L’idea di una fratellanza universale, veicolata dalla modernità e confluita anche nell’ultima enciclica di papa Francesco, più che un sogno è una menzogna, che non ha alcun reale fondamento né nell’ordine naturale né in quello soprannaturale. Nell’ordine naturale non vi è chi non veda che, dopo la caduta originale, l’inclinazione dell’uomo è più verso il male che verso il bene, se si considera che il primo discendente dei nostri progenitori fu molto emblematicamente un fratricida. L’ordine soprannaturale ha instaurato – con la redenzione – il regno della grazia e della carità, ma non in modo univoco e forzato, dunque non universale, ma a seconda dell’accoglienza che ciascuna anima fa a quella grazia, che pure è offerta a tutti. Se il Sangue del Redentore è stato versato per tutti, non gioverà a tutti, poiché non tutti vorranno liberamente giovarsene».

A sostegno della tesi, l’autrice fa ricorso agli studi e alle omelie del domenicano e tradizionalista p. Thomas Tyn (1950-1990), contrario al comunismo (e passi, è stato ed è in numerosa compagnia nella Chiesa come nel mondo) e al pacifismo, che egli associava al satanismo e allo gnosticismo (e qui sicuramente ha avuto e ha un ben minor numero di sodali).

«La prima gravissima profanazione da evitare», spiegava p. Tyn, come riporta de Magistris, «è il tentativo di fondare l’amore sull’uomo, mentre il vero amore si fonda sulla verità». «L’amore cristiano è universale – interviene qui l’autrice – perché si fonda sulla verità, che vede in ogni uomo un figlio di Dio e della Chiesa», ma «non costituisce alcuna fratellanza universale. Il Signore Gesù non è venuto ad istaurare una fratellanza universale fondata su un amore generico e indistinto, ma un regno, il Suo regno “che non è di questo mondo”, pur avendo su di esso i suoi salvifici effetti. No, “non basta parlare di amore – continua padre Tyn –. Tutti i modernisti hanno la bocca piena di amore. Dicono: non abbiamo bisogno di verità, di insegnamenti, di dottori. Abbiamo bisogno di amore. Non è questo il vero amore. No, l’amore ha un nome preciso: Gesù, Gesù Crocifisso”. Una fratellanza che non abbia il suo fondamento in Lui è un’utopia, più spesso è un’ingannevole menzogna. Questa fratellanza sarà universale solo nel Regno dei Cieli, non su questa terra, che è e rimarrà fino alla venuta finale di Cristo una terra di esilio e una valle di lacrime».

«Che non possa esistere una fratellanza universale – ne è convinta de Magistris - è lo stesso Signore ad affermarlo nel Suo Vangelo. (…). «Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia» (1 Gv 3,13); «sappiate che prima di voi, il mondo ha odiato me» (Gv 15,18); «perché non siete del mondo, per questo il mondo vi odia» (Gv 15,19). E perciò, inviandoli a predicare il Vangelo, non promette alcun amore fraterno né alcuna ricompensa umanitaria, perché «tale amore non avrà il carattere della reciprocità, quella reciprocità necessaria perché una fratellanza sia universale».

E perciò l’autrice chiama alla “lotta per la difesa della civiltà cristiana” costi quel che costi. «La fratellanza universale, che è del tutto scevra dall’ordine soprannaturale, è falsa ed illusoria. Opporvisi con tutte le forze è un dovere che – per ogni vero seguace di Cristo – sgorga dall’amore alla Verità, che è Dio, anche se questa opposizione sarà causa di odio non solo da parte del mondo, ma anche di quella parte della Chiesa asservita al mondo».

*Foto tratta da  , immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.