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“Bloccati” sul ciglio della strada

- ANNO B-28 ottobre 2012-XXX Domenica del tempo ordinario Ger 31,7-9 Sal 125 Eb 5,1-6 Mc 10,46-52

Tratto da: Adista Notizie n° 35 del 06/10/2012

«Chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servo» (Mc 10,43). «Chi vuol essere primo si farà servo di tutti» (Mc 10,44). Nessuno dei dodici reagisce. Nessuno si chiede: dove sto andando? Che futuro potrò avere? Sto seguendo un pazzo? Faccio ancora in tempo a “cambiare strada”?

Quale capopopolo avrebbe un seguito con un programma del genere? Si può mai seguire uno che ti promette l’ultimo posto di servo in povertà? Paranoia pura. Dice Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo hanno i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare la testa!» (Mt 8,20).

La parola di Gesù non ci scalfisce. Siamo così immersi in una religiosità vuota che non è un problema “camminare” con Lui! “Parigi val bene una messa”. Quanti avventi, Natali, quaresime, Pasque, comunioni e noi sempre gli stessi! Non cambia nulla.

“Camminiamo”: i piedi seguono Gesù ma il nostro cuore  sogna potere, prestigio, soldi. I mendicanti “seduti sul bordo della strada” siamo noi. Seguiamo Gesù ma senza condividerne le scelte  e la sua vita: una messa, un rosario, una novena, una processione, qualche impegno nella parrocchia. Non basta? “Camminiamo” ma siamo bloccati.

Se poi sono prelato, monsignore… ho chiaramente una corsia preferenziale per la salvezza! Rischiamo di passare una vita “pia e religiosa” senza mai vedere e incontrare Gesù, senza mai toccarlo come l’emoroissa (Mc 5,25 ss), senza mai scoprire Dio come papà.

Bartimeo cieco è l’unico che ci vede e grida: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me». La preghiera che il Pellegrino russo ripeteva sul ritmo del respiro e sul battito del cuore camminando per i boschi e le steppe. È la preghiera del cristiano, la preghiera della Chiesa: invocare Gesù, la misericordia di Dio. Si può unire lode e misericordia: lode a te Gesù Figlio di Davide, abbi pietà di me! I boschi Silani non sono i boschi della grande Russia! E Tabor, il cane trovatello è  qui a giocare con Allegro e Gas che ha un occhio solo, anche loro trovatelli. E gli uccellini si richiamano cinguettando tra il verde dei castagni! Tutto loda il Signore!

Situazione paradossale ma frequente nella Chiesa: coloro che “abitano” le chiese, i “vedenti” (o veggenti, fate voi) vengono chiamati alla scoperta di Gesù  dai più “lontani”, mentre spesso chi predica il Vangelo non lo coglie e non lo vive perché non è “povero”! «Quando sono debole è allora che sono forte» (2Cor 12,10). La domanda dei preti, dice il mio vescovo, quando si prospetta un trasferimento, è: «Ma ci sono Messe?». Come non dare ragione a Drewerman quando ci chiama «funzionari di Dio»? «Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno» (Mt 23,3). Mentre scrivo mi sento profondamente indegno e spesso incoerente! Alla fine il cieco Bartimeo è l’unico che ci vede perché «gettato via il mantello balzò in piedi e venne da Gesù» e guarito «di nuovo lo seguiva lungo la strada!». Ora occhi e piedi vanno insieme come dovrebbero andare sempre insieme fede e sequela di Gesù.

È l’ora di Bartimeo: dovremmo sederci tutti (Ratzinger, Bertone, Ruini, Bagnasco, cardinali, vescovi, preti e semplici cristiani…) ai margini della strada di Gerico (o in via della Conciliazione!), metterci in ascolto in attesa del passaggio di Gesù pronti a balzare in piedi e buttare il mantello della nostra presunzione e saccenteria clericale e smettere di zittire chi invoca Gesù diversamente da noi. Non attori e prime donne da red carpet ma mendicanti consapevoli della nostra profonda incapacità di camminare sulla via di Gesù che è via. Non più santità, santo padre, eccellenze, eminenze, anelli, paramenti ridicoli e lussuosi, baciamani  ma solo fratelli dell’unico Padre e discepoli-mendicanti dell’unico Maestro. Diversamente la nostra religione sarà manipolazione dell’uomo e i nostri progetti chiacchiere vuote dei figli di Zebedeo sempre alla ricerca della propria affermazione personale.

* prete veneto, uscito nel 1983 dall’Ordine religioso dei Rosminiani decide di restare in Calabria. Parroco di Petronà (CZ) nella Piccola Sila. Impegnato nelle Adozioni a distanza e nella realizzazione di progetti nel Sud del mondo (Tanzania, Congo e altri Paesi) con la Fondazione Pura Gratuità

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