Nessun articolo nel carrello

Debito Paesi poveri: malgrado papa Franceso, niente condono, solo differimento degli interessi

Debito Paesi poveri: malgrado papa Franceso, niente condono, solo differimento degli interessi

«Rinnovo il mio appello a cancellare il debito dei Paesi più fragili, alla luce delle gravi coseguenze delle crisi snitaria, sociale ed economica che devono affrontare dopo il Covid-19». È quanto è tornato a chiedere papa Francesco in un testo pubblicato in occasione della "Giornata mondiale di preghiera per la salvaguardia del creato". Invocando «una giustizia riparatrice», ha sollecitato «a ripristinare relazioni sociali eque, restituendo ad ognuno la libertà e il benessere e cancellando il debito degli altri». «Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto – la storia dello sfruttamento del pianeta, che ha provocato un'enorme crisi ecologica, dovuta principalmente al saccheggio delle risorse e all'uso eccessivo dell'ambiente ambientale per l'eliminazione dei rifiuti».

L’appello del papa per una remissione totale dei debito cadrà nel vuoto: dal Club di Parigi (gruppo informale di organizzazioni finanziarie dei 22 paesi più ricchi del mondo, che procede ad una accurata rinegoziazione del debito pubblico bilaterale dei Paesi del Sud del mondo in difficoltà) giunge la notizia che una trentina di paesi africani beneficeranno quest'anno solo di un differimento del pagamento degli interessi sul loro debito di quasi $ 2 miliardi. I Paesi sono 28: Angola, Burkina Faso, Capo Verde, Camerun, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo, Costa d'Avorio, Gibuti, Dominica, Etiopia, Grenada, Guinea, Kirghizistan, Mali, Mauritania, Myanmar, Nepal, Niger, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Samoa, Sao Tome e Principe, Senegal, Sierra Leone, Ciad, Togo e Zambia. È tuttavia allo studio un'estensione di questa moratoria.

L'offerta di sospendere, per i Paesi più poveri del mondo e dunque in particolare difficoltà per affrontare i problemi sanitari causata dalla pandemica da Covi19, il pagamento degli interessi sul proprio debito fino alla fine dell'anno era partita la primavera scorsa dai Paesi del G20. Ieri, durante un incontro con la stampa a Parigi, Odile Renaud-Basso, presidente del Club di Parigi, ha detto che sono stati quaranta i Paesi che hanno chiesto all’organismo che dirige di beneficiare di questa iniziativa. Ora in 28, di cui 20 nell'Africa subsahariana, hanno firmato un memorandum d'intesa. Odile Renaud-Basso è soddisfatta perché l’obiettivo è stato quasi quasi raggiunto: «Rispetto alle nostre previsioni dello scorso aprile, quando abbiamo lanciato l'iniziativa della moratoria sul debito dei Paesi poveri, siamo potenzialmente vicini alla realizzazione», ha detto.

Dunque non è previsto un piano generale di cancellazione del debito, come pure avvenuto nel 1996 con l'iniziativa Heavily Indebted Poor Countries (HIPC) lanciata in 1996 dall'FMI e dalla Banca mondiale. L’attuale moratoria porterà un po’ di sollievo alle economie dei Paesi poveri, ma non avrà alcun effetto sulla sostenibilità del loro debito.

I giochi, comunque, non sono conclusi: a ottobre si svolgeranno le riunioni dei ministri delle finanze del G20 e quelle annuali del FMI e della Banca mondiale. In queste sedi si dovrebbe giungere all'effettiva attuazione di questa moratoria, e decidere anche se la moratoria riguarderà solo gli otto mesi dall’esplosione della pandemia e fino alla fine dell’anno in corso o considerare un’altra durata. Il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire si dichiara a favore di un'estensione dell'operazione nel 2021.

*Foto di Gerd Altmann da Pixabay, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.