
La strada per un futuro: analisi e proposte
Tratto da: Adista Documenti n° 33 del 01/10/2022
DOC-3210. ROMA-ADISTA. «Le disuguaglianze sono la porta alla violenza e la violenza è potatrice di guerre e disgregazione dei desideri positivi di convivenza. L’aumento della retorica bellicista e il miraggio di poter risolvere i problemi del mondo con “vittorie militari” ormai impossibili e sicuramente non in grado di affrontare alla radice le motivazioni dei conflitti si pongono in antitesi con la strada che vogliamo percorrere e che deve partire con un rilancio dei concetti, delle prospettive, delle pratiche di una vera “Pace positiva”». Intanto «le disuguaglianze sociali ed economiche crescono, le malattie diventano pandemia, i diritti e le democrazie sono minacciate, i ghiacciai stanno scomparendo, le emissioni di CO2 non diminuiscono, intere popolazioni sono costrette a emigrare…». Malgrado ciò, «ancora non si vuole ascoltare il campanello d’allarme dell’emergenza in corso, dell’urgenza di ripensare il modello di sviluppo e di relazioni internazionali, di fermare la corsa all’autodistruzione climatica o nucleare. Le guerre e la crisi climatica stanno accentuando le povertà del pianeta (anche a casa nostra): la miseria è nemica della pace»; e malgrado ciò, «salvo poche eccezioni, il dibattitto sul nostro futuro» nella campagna elettorale chiusasi con le elezioni del 25 settembre è rimasto «schiacciato sulla ricerca del voto per il voto e la rincorsa ai sondaggi».
Per quanto apocalittica sia la foto della realtà del pianeta “scattata” dalla Rete Italiana Pace e Disarmo (per l’elenco degli associati vai al link) nelle righe sopra riportate, una via d’uscita c’è, e la rete la indica nella scelta di tre vie: “Pace, Disarmo, nonviolenza” che sono la “base necessaria per superare la crisi sistemica”. Di seguito il documento integrale, un testo, oltre che analitico, articolato e puntuale nelle sue proposte.
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