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Mons. Claverie e i sette monaci di Tibhirine: martiri della pace e del dialogo

Mons. Claverie e i sette monaci di Tibhirine: martiri della pace e del dialogo

CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. Come aveva “pronosticato” il monaco trappista Thomas Georgeon, in un’intervista a Mondo e missione del 1° gennaio scorso (v. Adista online del 4/1/18 http://www.adista.it/articolo/58041), papa Francesco ha autorizzato (27 gennaio) la promulgazione dei Decreti di beatificazione relativi ai 19 martiri uccisi in Algeria tra il 1994 e il 1996, e fra questi il vescovo di Orano Pierre Claverie (v. Adista n. 62/96) e i sette monaci trappisti di Tibhirine sgozzati nella primavera del 1996 (v. Adista nn. 46/96, 31/97, 3/10), in piena guerra civile algerina.

Intervistato dall’Agenzia Fides, l’arcivescovo di Algeri, mons. Paul Desfarges, ha commentato la notizia sottolineando che «non possiamo pensare ai nostri martiri senza ricordare alle centinaia di migliaia di algerini e algerine che sono morti per essere rimasti fedeli alla loro fede in Dio e alla loro coscienza. Penso in particolare ai 99 Imam trucidati per aver rifiutato di giustificare la violenza e ai tanti giornalisti, insegnanti, scienziati che si sono opposti ai gruppi jihadisti, per non parlare dei padri e madri di famiglia che hanno disubbidito all’imposizione di questi gruppi di non mandare i loro figli a scuola». «Non bisogna dimenticare – ha insistito – che un popolo intero è stato inghiottito da una spirale di violenza alimentata da un’ideologia mortale che sfigura l’Islam. Vorremmo che con questa beatificazione sia un segno di perdono e di pace per tutti, perché sono uomini e donne di pace e di perdono che hanno dato la loro vita per tutti»: mons. Claverie e gli altri martiri «ci indicano la strada della pacifica esistenza tra cristiani e musulmani, perché vivevano nel dialogo della vita di tutti i giorni, con i vicini musulmani e le loro famiglie. Un dialogo di servizio, di amicizia e di apertura all’altro». Perché è questo, ha spiegato mons. Desfarges,  il significato di questa beatificazione: mettere in risalto che il vivere insieme e il dialogo tra cristiani e musulmani è un arricchimento reciproco per crescere in umanità e in fraternità per la pace della quale il mondo ha così tanto bisogno».

* Cimitero di Tibhirine che accoglie i corpi dei 7 monaci assassinati nel 1996, foto di Ps2613 tratta da Wikimedia Commons immagine originale e licenza

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