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Attacco alla Siria: «l’Onu ha perso la sua ragion d’essere»

Attacco alla Siria: «l’Onu ha perso la sua ragion d’essere»

Ascoltato dalla Radio Vaticana dopo l’attacco portato nella notte in Siria dalle forze congiunte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia allo scopo, a quanto hanno dichiarato, di dissuadere Damasco dall’uso delle ami chimiche - come avrebbe fatto nella Ghouta pochi giorni fa -, il vescovo caldeo di Aleppo, mons. Antoine Audo, giudica sorprendente che tale attacco sia avvenuto proprio mentre stava per iniziare oggi, come richiesto anche dal presidente siriano Bachar al Assad, la missione degli ispettori dell’Onu chiamati ad indagare sull’effettivo utilizzo delle armi chimiche da parte del regime di Damasco. Evento sul quale mons. Audo manifesta tutti i suoi dubbi: sarebbe assurdo, sostiene, che Damasco abbia fatto ricorso ad armi letali proprio mentre il suo esercito riconquistava la regione di Ghouta.  

Ancora ai microfoni della Radio Vaticana, il card. Béchara Boutros Raï, patriarca maronita del Libano, Paese che ospita un milione e 760 mila profughi siriani, parla con decisione e franchezza: «La verità è – dice – che i Grandi, gli Stati Uniti, l‘Iran, la Russia e tutti quelli che li sostengono dall’Europa e dall’Oriente sono avidi, sono affamati di guerra. Papa Francesco, io ricordo sempre le sue parole, ha detto che si tratta di un commercio di armi… hanno interessi di fare la guerra per vendere armi. È tutto lì. Per fare le riforme in Siria non è necessario distruggere tutta la Siria o per cambiare un presidente non occorre distruggere tutta la Siria e mandare nel mondo 6, 7 milioni di profughi… Purtroppo la coscienza è morta. Tutto questo a cui noi stiamo assistendo sono interessi regionali e internazionali. Il nostro dovere è fare sempre un appello per dire “no” alla guerra: non avete ragione, non avete nessuna giustificazione per fare la guerra. È una guerra che non ha nessun senso. Dicono che fanno la guerra per instaurare la democrazia in Siria, in Iraq… Allora, se volete la democrazia applicatela e ascoltate la gente cosa dice. Volete sapere qual è il destino di Assad? Lasciate il popolo siriano decidere! Non tocca a voi decidere chi sarà il Presidente in Siria, in Iraq, in Libano…  Lasciate decidere i popoli se volete applicare la democrazia. La democrazia non è solo parole: va applicata».

«Noi facciamo appello – continua il patriarca libanese – a una soluzione diplomatica e politica. Basta distruzioni! Basta milioni e milioni di gente gettata per le strade del mondo. Noi dobbiamo sempre parlare alle coscienze per dire: “Non siamo d’accordo”, anche se loro non vogliono ascoltare». Ma il cardinale sembra non avere grande fiducia, neanche nell’Onu: «L’Onu – è la sua constatazione – ha perso la sua ragion d’essere. Lo aveva già detto San Giovanni Paolo II. Aveva detto: “L’Onu sta perdendo la sua ragion d’essere”. E io dico: “Ha già perso la sua ragion d’essere”. Diventa strumento dei grandi per fare quello che vogliono. Coprono le loro azioni, con delle decisioni dell’Onu. Lo dico con molta amarezza».

*Foto tratta da Creatve Commons immagine originale e licenza

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