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In Francia, lanciato un

In Francia, lanciato un "manifesto contro il nuovo antisemitismo"

Philippe Val, l’ex direttore di Charlie Hebdo, la rivista che a gennaio 2015 fu vittima di un feroce attacco islamista, ha lanciato un “manifesto contro il nuovo antisemitismo”, che ha già raccolto circa 300 firme, chiedendo la reinterpretazione di alcuni versetti del Corano. «Nella nostra storia recente ci sono undici ebrei assassinati – e alcuni torturati – in quanto ebrei, da islamisti radicali», è scritto nel manifesto, secondo quanto riferisce AskaNwes il 23/4; questa «pulizia etnica a bassa intensità» avrebbe indotto molti ad abbandonare i loro quartieri per paura di violenze. Sarebbero stati in 50mila, per esempio, le persone che si sono trasferite dall’Ile-de-France verso luoghi più sicuri.

La richiesta del manifesto è che «i versetti del Corano», là dove «chiedono l’omicidio o la punizione degli ebrei, dei cristiani, dei non credenti», «siano dichiarati obsoleti dalle autorità teologiche, come accadde per le incoerenze della Bibbia e per l’antisemitismo cattolico abolito dal Vaticano II».

Spiega l’ex ministro dell’Istruzione Luc Ferry, che ha sottoscritto il manifesto (come anche l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy e il grande rabbino Haïm Korsia) che non si tratta di rivedere il  Corano, «dato che è stato scritto direttamente dal Profeta», ma di giungere ad «una interpretazione diversa dei testi sacri in modo che non vengano scolpite nel marmo parole che invocano morte ed odio».

Il manifesto ha però diviso il mondo islamico: se può vantare la firma l’imam Hassen Chalghoumi, registra anche la contrarietà della Grande Moschea di Parigi che lo ha denunciato come un «processo ingiusto e delirante» ai francesi di religione musulmana. In disaccordo anche il grande imam di Bordeaux Tareq Oubrou, che lancia una contro-proposta, «sottoscritta da numerosi imam di Francia», perché è evidente, sostiene, che alcuni passaggi del Corano sono già stati “reinterpretati”, cioè non vengono applicati alla lettera, essendo legati ad un contesto storico ormai ben superato.

Fra i favorevoli, il musulmano Mohamed Guerroumi, paladino del dialogo interreligioso, che propone di «rimettere a posto le lancette dell’orologio» su alcuni passaggi particolarmente violenti, ad esempio la Sura 9 che descrive gli ebrei come nemici dei musulmani.

*Guilhem Vellut tratta da Flickr immagine originale e licenza

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