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Vescovi cileni:

Vescovi cileni: "abbiamo fallito, chiediamo perdono"

SANTIAGO DEL CILE-ADISTA. «Riconosciamo umilmente che abbiamo fallito nel nostro dovere di pastori perché non abbiamo saputo ascoltare, credere, assistere o accompagnare le vittime di gravi peccati e di ingiustizie commesse da sacerdoti e religiosi. A volte non abbiamo reagito subito ai dolorosi “abusi sessuali, di potere e di autorità” e per questo chiediamo perdono innanzitutto alle vittime e ai sopravvissuti». Così scrivono i 32 vescovi cileni nella dichiarazione con la quale hanno concluso il 3 agosto l’assemblea straordinaria indetta per confrontarsi sulla grave crisi della Chiesa del loro Paese.

Lungo l’elenco dei mea culpa: «In questo momento – scrivono -  vogliamo esprimere il nostro pentimento anche a coloro che hanno accompagnato le vittime e le loro famiglie, a quanti hanno responsabilmente fatto sforzi per cercare la verità, la giustizia, la riparazione e la purificazione, e alle centinaia di consacrati e laici che quotidianamente danno testimonianza dell’amore, della misericordia e della redenzione di Cristo e si vedono colpiti nel loro ministero a causa degli errori, dei peccati e dei delitti commessi. In particolare, riconosciamo che non sempre abbiamo saputo accogliere in tutte le istanze ecclesiali gli orientamenti del Consiglio Nazionale di Prevenzione per affrontare opportunamente i casi di abuso sessuale. I nostri errori e omissioni hanno causato dolore e perplessità, hanno colpito la comunione ecclesiale e hanno creato difficoltà alla conversione e minato la speranza».

Lungo anche l’elenco dei provvedimenti che dovrebbero mettere al riparo la Chiesa cilena dal ripetersi di ogni tipo di abuso: dal rinforzare e rendere efficace il Protocollo sulla prevenzione di abusi alla certezza della denuncia, alla trasparenza con l’opinione pubblica; dalla nomina dell'avvocatessa Ana María Celis Brunet come nuovo presidente del consiglio nazionale per la prevenzione degli abusi e l’accompagnamento delle vittime (attualmente l’incarico era affidato ad interim al vescovo Juan Ignacio González di San Bernardo) alla creazione di un dipartimento per la prevenzione e per far attuare e applicare le linee-guida del consiglio nazionale.

Nella dichiarazione i vescovi assumono alcuni precisi impegni, fra i quali l’inclusione nelle linee-guida per la prevenzione di una norma per tutte le diocesi del Paese «relativa alla piena volontà di collaborare» con la magistratura; la pubblicazione di «ogni indagine previa su presunti abusi sessuali di minori»; l’inserimento del sito web www.iglesia.cl/prevenirabusos di nomi dei consacrati e religiosi per i quali si sia giunti a sentenza civile e canonica per abuso di minorenni.

*Foto di She Paused 4 Thought tratta da Wikipedia Commons immagine originale e licenza

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