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House of One: cristiani, ebrei e musulmani mettono su casa a Berlino. Insieme

House of One: cristiani, ebrei e musulmani mettono su casa a Berlino. Insieme

Tratto da: Adista Notizie n° 21 del 05/06/2021

40684 BERLINO-ADISTA. Dopo circa dieci anni di progettazione, in uno dei luoghi finora più desolati di Berlino, presso la Petriplatz, dove un tempo sorgeva la neogotica Petrikirche con la sua torre alta 100 metri, lungo una strada a scorrimento veloce, è stata posta la prima pietra della House of One (Casa dell’Uno), una "casa di preghiera e insegnamento" comune per cristiani, ebrei e musulmani, rilevanza internazionale. Alla cerimonia, il 26 maggio, trasmessa in diretta su Internet, hanno preso parte il presidente del Bundestag Wolfgang Schäuble e il sindaco di Berlino Michael Müller (SPD).

La prima pietra avrebbe dovuto essere posta il 14 aprile dello scorso anno, ma a causa della crisi pandemica l’appuntamento è stato rinviato. La data prescelta non era casuale: il 14 aprile del 1783, infatti, andò in scena per la prima volta il dramma “Nathan il saggio” ("Nathan the Wise") di Gotthold Ephraim Lessing, la storia del rapporto tra il saggio mercante ebreo Nathan, l'illuminato sultano Saladino e un templare cristiano.

Il progetto è sponsorizzato dalla Comunità della Chiesa evangelica di Sankt Petri-Sankt Marien, dal quartiere Berlin-Stadtmitte della Chiesa evangelica, dalla Comunità ebraica di Berlino, dal seminario rabbinico Abraham Geiger e dal Forum musulmano per il dialogo interculturale, e dovrebbe diventare, si legge sul sito dedicato, un luogo dove «ebrei, cristiani e musulmani convivono in modo pacifico e imparziale »; la Chiesa cattolica non ha voluto essere coinvolta perché, ha spiegato l’arcidiocesi di Berlino nel 2019, ci si sente ben rappresentati dai cristiani protestanti (katholisch.de, 26/5).

Il progetto, dello studio di architettura berlinese Kuehn Malvezzi Architekten, prevede la costruzione di un edificio in mattoni di forma squadrata su tre livelli. All'interno, sono previste tre sale di preghiera separate – una sinagoga, una chiesa e una moschea – collegate a una sala riunioni centrale, aperta a tutti i rappresentanti di altre religioni e visioni del mondo nonché alla società. La casa, dunque, permetterà di ritirarsi e di pregare secondo la propria tradizione, ma anche di incontrarsi sotto lo stesso tetto, di imparare gli uni dagli altri e di cercare ciò che li unisce, secondo quanto si legge sul sito: sarà infatti «un edificio sacro completamente nuovo e orientato al futuro per una comprensione tra le religioni, che nel loro culto e nello scambio con la scienza, l'arte e la cultura possono essere un arricchimento, al contrario di tutte le atrocità connesse alle religioni, ponendosi come un modello di pacifica convivenza».

La storia del progetto è già piuttosto lunga: ha preso l’avvio nel 2011, con l’idea di creare una struttura caratterizzata dalla partecipazione paritaria degli organismi coinvolti. Nel corso di quell’anno è stato elaborato un documento fondativo e vincolante, adottato l'11 ottobre, che contiene il fondamento teologico e le linee guida del concetto che sta alla base della “Casa dell'Uno” e determina il modo di gestire ed esprimere le grandi diversità presenti all'interno delle religioni.

Nel 2012, è stato bandito un concorso di architettura e, due anni dopo, l'inizio di una campagna globale di raccolta fondi; nel 2018 un padiglione temporaneo è stato allestito per eventi su Petriplatz. La House of One, si legge sul sito, «è già una casa piena di vita, con collaborazioni in tutto il mondo, con eventi e programmi per bambini e ragazzi attraverso i quali veicoliamo e trasmettiamo l'idea dell’unità».

I lavori di edificazione richiederanno quattro anni e avranno un costo di 47 milioni di euro, ai quali contribuiranno il governo federale (20 milioni) e lo Stato di Berlino (10 milioni di euro), oltre a donazioni private e altri contributi di aziende e società. Mancano all’appello “solo” altri 8 milioni di euro, per ottenere i quali saranno lanciati appelli a donazioni.  

* Mai 2021 / Rendering Kuehn Malvezzi House of One / Petriplatz © Davide Abbonacci 

 

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