Nessun articolo nel carrello

Vescovo catalano

Vescovo catalano "dimissionato" per poca correttezza nei confronti dei gay?

«Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Solsona (Spagna), presentata dall’Ecc.mo Mons. Xavier Novell Gomà ed ha nominato Amministratore Apostolico sede vacante della medesima Diocesi S.E. Mons. Romà Casanova Casanova, Vescovo di Vic».

Non dice il motivo, il Bollettino della Sala Stampa vaticana di oggi, ma nel giro di pochi minuti la notizia delle “dimissioni” di mons. Novell – classe 1969, vescovo della diocesi catalana dal novembre 2010 su nomina di Benedetto XVI – è stata letta come un licenziamento che il vescovo di Solsona avrebbe subìto a motivo di una sua frase contro i gay che suonava più o meno così: “L’omosessualità può essere correlata a una figura paterna assente e lontana”. Parole mai rettificate dal vescovo, contenute in una sua lettera pastorale del maggio 2017, intitolata Amor que esdevé feconde (Amore che diventa fecondo) a commento dell’esortazione apostolica di papa Francesco Amoris laetitia.

Pochi giorni dopo, il 30 maggio 2017, a causa di quelle affermazioni, il consiglio comunale di Cervera lo dichiarò persona “non grata” e due giorni prima, di domenica, Mons. Novell aveva dovuto lasciare la chiesa parrocchiale di Santa Maria de l'Alba a Tàrrega, scortato dalla Mossos d'Esquadra, dalla polizia locale e da alcuni parrocchiani, dopo che alcuni attivisti Lgbt avevano convocato una manifestazione contro di lui. Inoltre, i consigli comunali di Tàrrega e Mollerussa, che sono parte della sua diocesi, respinsero una visita di monsignor Novell.

«In un tempo come il nostro – affermava mons. Novell nella sua lettera – è necessario rivelare che è molto difficile una crescita serena ed equilibrata se mancano i genitori che esercitano la funzione educativa dall'identità materna femminile e maschile paterna». E citava il punto 175 di Amoris laetitia:

«Esistono ruoli e compiti flessibili, che si adattano alle circostanze di ogni famiglia, ma la presenza chiara e ben definita di entrambe le figure, femminile e maschile, crea l'ambiente più appropriato per la maturazione del bambino».

A seguire, il vescovo si chiedeva se «il crescente fenomeno di confusione nell'orientamento sessuale» di molti ragazzi adolescenti non sia dovuto al fatto che – e cita ancora il Papa – «nella cultura occidentale la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, deviante, sbiadito. Anche la virilità sembrerebbe in discussione» (AL 176).

Se così stan le cose, non sembra ci sia nelle parole di oltre 4 anni fa del vescovo più “dolo” antigay di quanto presenti il Catechismo della Chiesa cattolica quando al numero 2357 dichiara che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati».

Peraltro, altri vescovi che si sono espressi duramente contro gli omosessuali sono ancora al loro posto. Ad esempio il vescovo irlandese di Elphin, mons. Kevin Doran, il quale, nel 2015 (  ..  ) nel corso di un programma radiofonico dedicato al tema del prossimo referendum in programma in Irlanda sul matrimonio omosessuale, disse che «non tutti coloro che hanno figli sono genitori» e paragonò l’omosessualità alla sindrome di Down o alla spina bifida, implicando con ciò che non era nelle intenzioni di Dio che le persone gay e lesbiche nascessero con questo orientamento. «Ma queste sono disabilità», gli fece notare il conduttore radiofonico; «Non mi addentro in questo campo – fu la risposta di Doran – dico soltanto che sarebbe errato ipotizzare che tutto ciò che accade, accade perché Dio lo vuole. Se fosse così, parleremmo di un Dio molto diverso» (vedi qui).

Di mons. Novell è noto il suo favore per l’indipendenza della Catalogna dalla Spagna (al referendum del 1° ottobre 2017 è andato a votare, forse unico nell’episcopato) e ha più volte preso la parola per la scarcerazione dei politici catalani che promossero il referendum indipendentista. È «ingiusto», ha detto per esempio domenica 5 dicembre 2017 alla fine della messa, che siano dietro le sbarre membri del «governo legittimo» catalano che «hanno cercato di attuare il loro programma elettorale per vie di dialogo e di legalità». «Non è giusto che siano stati dimissionati e poi anche incarcerati come conseguenza del fatto che cercano di attuare il programma per il quale sono stati eletti». Come è un’ingiustizia «impedire con la forza ad un popolo di decidere sul suo futuro, che è un diritto». «Noi cristiani non siamo guidati da leggi positive né abbiamo criteri in funzione di esse se non per quello che è giusto, vero e degno, e questo non è giusto», ha aggiunto, chiedendo infine una preghiera per «coloro che sono in prigione a causa del processo politico che vive il nostro Paese».

La volontà indipendentista della Catalogna è tema fortemente divisivo nell’episcopato spagnolo, dato che i vescovi catalani, pur non dichiarandosi a favore, hanno sempre affermato che avrebbero comunque rispettato la scelta del popolo fedele, irritando quanto basta la Conferenza episcopale fortemente preoccupata, soprattutto nella sua dirigenza, di un vulnus all’unità nazionale. Ma che le frange più intransigenti dell’episcopato abbiano ottenuto a mo’ di avvertimento la testa di Novell pare ipotesi assai fantasiosa.

*Mons. Xavier Novell.Foto tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.