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Iniziato il boicottaggio della carne brasiliana, causa di deforestazione. Grandi distributori europei la ritirano dagli scaffali

Iniziato il boicottaggio della carne brasiliana, causa di deforestazione. Grandi distributori europei la ritirano dagli scaffali

In vari Paesi europei è iniziato il boicottaggio delle carni provenienti dal Brasile a causa della deforestazione amazzonica che comportano i grandi allevamenti e che è fortemente aumentata dall'arrivo al potere nel gennaio 2019 del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, favorevole allo sfruttamento agricolo di aree protette e territori riservati agli indigeni.

 Tutto è nato dalla pubblicazione di un’inchiesta della ong Repórter Brasil, fondata nel 2001 da giornalisti, sociologi ed educatori con l'obiettivo di promuovere la riflessione e l'azione sulla violazione dei diritti fondamentali dei popoli e dei lavoratori in Brasile.

Come annunciato in un comunicato del 16 dicembre dalla ong Mighty Earth, diversi marchi stanno ritirando i prodotti a base di carne bovina brasiliana. Sarà anche amore per il pianeta, certo è che le rivelazioni di Repórter Brasil  danneggiano l'immagine della grande distribuzione, che sta cercando di mostrarsi più verde ed etica. Per questo, diversi grandi gruppi di distribuzione, tra cui Auchan o Carrefour in Francia, si sono impegnati a rimuovere alcuni marchi dai loro scaffali, in particolare JBS, Marfrig e Minerva, tutti specializzati in carne. In Belgio Carrefour ha ritirato dai suoi negozi la merce che fa riferimento al marchio Jack Link's, che produce parte della sua carne secca in Brasile con JBS. Da parte sua, riferisce il quotidiano francese Libération, Auchan ha dichiarato all'AFP di aver avviato una procedura per il ritiro di prodotti Jack Link in Francia e che ne stava indagando sull'origine. Analoghe iniziative sono adottate da diverse altre grandi catene di distribuzione, come Lidl e Albert Heijn nei Paesi Bassi, nonché Sainsbury's e Princes nel Regno Unito.

«Queste misure commerciali, così come la nuova legislazione europea intesa a combattere la deforestazione importata, mostrano che il cappio si sta stringendo sui distruttori di foreste» , ha affermato Nico Muzi, direttore di Mighty Earth Europe, citato nel comunicato stampa. L'UE si sta impegnando a formulare una legge che impedirebbe la vendita di prodotti legati alla deforestazione sul mercato europeo.

Da parte loro, i gruppi brasiliani – riferisce il quotidiano – respingono con veemenza queste accuse. JBS, il produttore di carne numero 1 al mondo, ha diffuso una dichiarazione dove afferma di aver praticato una politica di “tolleranza zero”, e che da dieci anni ha messo a punto un sistema di «monitoraggio satellitare dei propri fornitori», licenziando gli allevamenti che non rispettavano le sue condizioni che l’azienda detta.

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