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Abusi: Chiesa argentina condannata a risarcire una vittima del Provolo con 120mila euro

Abusi: Chiesa argentina condannata a risarcire una vittima del Provolo con 120mila euro

14 milioni di pesos (poco oltre i 120mila euro) è quanto la Chiesa argentina dovrà versare a una vittima di abusi sessuali commessi all’interno dell’Istituto Provolo. La cifra, che sarà saldata dall'opera di San José, un'associazione gestita dallo stesso Provolo, è stata stabilita ed emessa con sentenza dalla giudice María Lilen Sánchez a chiusura del primo processo civile per gli abusi su bambini e bambine sordi o ipoudenti assistiti dall’istituto.

La setenza è stata resa nota a 5 anni dall'inizio del processo, che nel novembre 2019 ha portato alla condanna dei sacerdoti Horacio Corbacho e Nicola Corradi, il primo a 45 anni di reclusione e il secondo a 42. Corradi venne allontanato dalla sede centrale del Provolo, a Verona, e spedito nella sede di Luján de Cuyo,in provincia di Mendoza, perché accusato, insieme ad altri 24 religiosi, di abusi sessuali tra il 1955 e il 1984, ormai caduti in prescrizione (v. Adista Notizie, n. 8/20).

Grande la soddisfazione degli avvocati Oscar Barrera e Leandro Lanci che rappresentano un gruppo di vittime e hanno deciso di rendere pubblica la sentenza: «Si tratta – hanno dichiarato – di una sentenza che segna una pietra miliare nella storia del sistema giudiziario di Mendoza, non solo perché è la prima in questo tipo di crimini aberranti, ma anche perché vengono applicati gli standard di diritto costituzionale, con una prospettiva assoluta di diritti umani, in difesa della disabilità; si analizzano le diverse situazioni particolari del caso e si dà prevalenza al valore della giustizia, perché in definitiva ciò che si è ottenuto con questa sentenza è fare giustizia».

Interpellato da Noticias Argentinas (4/1/2022), uno dei legali ha affermato che ora la Chiesa non pagherà il risarcimento, avendo deciso di fare ricorso contro la sentenza. «Continuano con pretese legali di prescrizione che sono state brillantemente rigettate dal giudice», ha detto. «Morale, etica, niente. Sono interessati solo ai soldi».

C’è ancora un processo, che si sta celebrando a Mendoz dal maggio scorso, per gli abusi perpetrati al Provolo: sul banco degli imputati, 9 donne, accusate talune di aver commesso gli abusi, altre di complicità con i sacerdoti condannati, altre ancora per aver taciuto sui reati dei due preti. Fra le 9, anche due suore, una delle quali a processo perché autrice di abusi.

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