Brasile: nell'ultimo anno, raddoppiati i gruppi nazisti sui social network
Non è una novità che da qualche anno in Internet proliferino gruppi neonazisti, ma in Brasile nell’ultimo anno la loro crescita è stata del 100%: nel 2022, le cellule naziste che comunicano online sono più che raddoppiate nel Paese, passando da 530 nell'ottobre dello scorso anno a 1.117 in questo mese di novembre. Anche geograficamente questi gruppi si sono diffusi. Erano presenti in 249 città e oggi sono in 298. Lo Stato di Santa Catarina è quello che concentra maggiormente questo movimento. Ci sono 320 cellule.
È quanto si apprende dal sito (terra.com.br) della rivista brasiliana Terra, che ,a firma di Tatiana Fara, riferisce (21 novembre) «i dati rivelati dalla ricerca dell'antropologa Adriana Dias, alla quale Terra ha avuto accesso esclusivo».
È un monitoraggio, quello che Adriana Dias porta avanti da anni, che aiuta la polizia nella lotta alle idee naziste, poiché in Brasile sono fuorilegge. Le minacce di morte e offese che riceve, soprattutto sui social network, non fermano Dias nelle sue ricerche finalizzate a decodificare i messaggi di gruppi che, sotto l'ombrello del nazismo, provengono da diverse correnti di pensiero e linee di azione. Nel suo Paese ha già identificato 55 diversi tipi di gruppi. Per esempio, dice, «c'è anche un gruppo brasiliano che difende il ritorno dell'apartheid in Sudafrica», 4 cellule di sostenitori del Ku Kux Klan e 2 di neoconfederati, movimenti provenienti dagli Stati Uniti che hanno ripercussioni in Brasile. Sono gruppi che agiscono con estrema violenza e predicano lo sterminio di chi non è uguale a loro e degli oppositori.
Dal mondo digitale al mondo fisico il passo è breve. I nazisti di Santa Catarina, per esempio, racconta Fara, hanno inviato alla stampa una lettera, indirizzata alle autorità pubbliche, in cui ordinano la cancellazione di una fiera culturale con immigrati haitiani, oltre all'immediata espulsione di neri ed ebrei dallo Stato, minacciando un attacco armato.
L’antropologa sostiene che le elezioni di quest'anno, radicalizzate dal volontarismo, sono una delle spiegazioni più importanti per l'impressionante esplosione di gruppi nazisti nell’online brasiliano. In questa elezione, spiega, il presidente uscente, Jair Bolsonaro, «ha attivato un discorso incendiario, così come molti leader di estrema destra che lo hanno sostenuto»; e si tratta di leader che occupano spazi di potere della pubblica amministrazione, anche a livello di governi e Parlamenti.
È stata Adriana Dias a trovare una lettera di Bolsonaro inviata a gruppi neonazisti nel 2004, quando era ancora deputato. Pur se potrebbe trattarsi di una lettera inviata indistintamente a gruppi politici alleati, certo è che la lettera è stata pubblicata, all'epoca, da tre gruppi fascisti su Internet. Questa vicenda è stata resa nota a luglio del 2021 dal giornalista di The Intercept Brasil Leandro Demori. Il presidente nega di far parte del movimento fascio-nazista, ma i nostalgici di Hitler non negano la loro predilezione per Bolsonaro, che hanno sempre sostenuto sia quando era parlamentare, sia durante le sue campagne presidenziali.
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