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Il regime del Nicaragua manda a processo il vescovo di Matagalpa: associazione a delinquere contro lo Stato

Il regime del Nicaragua manda a processo il vescovo di Matagalpa: associazione a delinquere contro lo Stato

L’ultima, in Nicaragua, è che il presidente dei vescovi, mons. Carlos Enrique Herrera, vescovo di Jinotega, «starebbe trattando con il regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo per l’incarcerazione e il processo giudiziario contro il vescovo di Matagalpa, mons. Rolando José Álvarez Lagos». Lo rivela il quotidiano La Prensa (17/1/23) che ne ha avuto conferma da una «fonte legata alla Chiesa cattolica del Nicaragua» che ha voluto «rimanere anonima». Benché molta parte dei cattolici nicaraguensi non accettino che si dialoghi con un governo che accusa i vescovi di «destabilizzare lo Stato e attaccare le autorità costituzionali» (v. Adista online del 4/11/22), il presidente dell’episcopato sarebbe, informa la fonte, «molto, molto impegnato» nella trattativa.

Il capo d’accusa nei confronti del vescovo di Matagalpa, agli arresti domiciliari dal 19 agosto scorso, (v. Adista online dell’8, 11, 14, 18, 20 e 21 agosto 2022), è stato formalizzato a metà dicembre scorso: secondo l’autorità giudiziaria il prelato si sarebbe reso colpevole di associazione a delinquere finalizzata a minare l'integrità nazionale e a diffondere notizie false a danno dello Stato e della società.

Il 10 gennaio, il giudice della decima circoscrizione penale di Managua, Gloria María Saavedra Corrales, ha ammesso l’accusa contro mons. Álvarez, rinviando il vescovo a un processo pubblico per associazione a delinquere finalizzata a minare l’integrità nazionale e propagazione di notizie false attraverso le reti tecnologiche e informative. La nota diffusa dall’ufficio stampa del Complesso giudiziario centrale di Managua informa infatti che «si è tenuta l’udienza iniziale del procedimento penale in cui Rolando José Álvarez Lagos è comparso come imputato per i reati di associazione a delinquere finalizzata a minare l’integrità nazionale e propagazione di notizie false attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione a danno dello Stato e della società nicaraguense» (v. Sir del11/1). Nella stessa udienza preliminare è stato decretato che rimangono in vigore gli arresti domiciliari e che la presentazione delle prove sono rinviate al processo.

Benché non sono noti i termini della trattativa fra Chiesa e Stato, di sicuro l’argomento, o uno degli argomenti, è il futuro di mons. Álvarez. Il vescovo honduregno di Danlí, mons. José Antonio Canales, parlando con La Prensa il28/11/22, aveva rivelato che la dittatura ha offerto la libertà a monsignor Álvarez, «ma fuori dal Nicaragua», e ha assicurato che il regime non è riuscito a «piegare» il vescovo: Álvarez «non vuole partire, perché andarsene significherebbe accettare la colpa per qualcosa che non ha fatto».

Per p. Benavides chiesti 8 anni di carcere

Gli stessi reati che portano a processo il vescovo di Matagalpa sono contestati a p. Óscar Benavidez, di Mulukukú (regione autonoma della costa caraibica settentrionale del Nicaragua). Al processo, il 16 gennaio, l'ufficio del procuratore, in rappresentanza dello Stato del Nicaragua come vittima, ha chiesto otto anni di carcere. Secondo 100%Noticias.com.ni, Benavidez «è uno dei religiosi che è stato trattato più duramente dal regime, visto che è stato in totale isolamento per almeno due mesi, fino a quando hanno deciso di portarlo a una prima udienza il 6 ottobre». Secondo la difesa del sacerdote, il “reato” del religioso è l'aver espresso la sua opinione in una pubblicazione circolata sui social network.

«Nell'ambito della persecuzione contro la Chiesa cattolica portata avanti dal regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo – riassume il sito nicaraguense – il 22 settembre sette religiosi, rapiti dal 4 agosto insieme a monsignor Rolando Álvarez all'interno della curia episcopale di Matagalpa, sono stati “formalmente” imputati dal Pubblico Ministero nella Quinta Corte di Udienza Penale» del Paese.

*Chiesa cattolica a Jinotega, Nicaragua. Foto tratta da Flickr tratta da it.wikipedia.org

 

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