Nessun articolo nel carrello

Troppo di destra la nuova Costituzione. E i cileni dicono No

Troppo di destra la nuova Costituzione. E i cileni dicono No

Nessuna sorpresa dal referendum costituzionale del 17 dicembre in Cile: come prevedevano i sondaggi, hanno vinto i No, con una quota del 55%. Una differenza di dieci punti percentuali, un rifiuto tondo della nuova Costituzione, anche se minore di quello espresso nel precedente referendum costituzionale, quello del 4 settembre dell’anno scorso quando il “rechazo” fu scelto dal 62% dei cileni. Se il testo sottoposto alla cittadinanza nel 2022 era troppo innovativo, redatto da una della commissione composizione maggioritariamente da persone di sinistra (scelti dagli stessi cileni), quest’ultimo era di stampo troppo conservativo, rispecchiando la maggioranza di destra della commissione costituzionale, anch’essa scelta dall’elettorato il 7 maggio scorso.

Sicché i cileni rimarranno a tempo indeterminato – o meglio, per il tempo di due anni che ancora resta all’Amministrazione di Gabriel Boric – con la Carta costituzionale di Pinochet del 1980, modificata decine di volte. E se hanno deciso, il 17 dicembre, di rifiutare quest’ultimo testo, è stato perché tanto valeva, forse addirittura meglio, tenersi la vecchia Costituzione. Secondo Cristóbal Rovira, professore all'Istituto di Scienze Politiche dell'Università Cattolica, uno dei ricercatori cileni che più ha studiato il fenomeno dell'estrema destra nel mondo, che il testo «era più a destra rispetto alla posizione dell’elettore medio».

«Il comportamento degli elettori in questo plebiscito – scrive su El País (18/12) il politologo e accademico dell'Università del Cile, Octavio Avendaño ­– si spiega in gran parte con la noia per la questione costituzionale. Fatto che era evidente durante la campagna. Il voto contrario è diventato, prima e durante la campagna elettorale, l'espressione del voto di punizione nei confronti della classe politica, del governo e nei confronti di un testo difficilmente interpretabile dalla gente comune, o interpretato solo a scopo critico».

Boric ha potuto tirare un sospiro di sollievo, perché comunque il voto è stato punitivo nei confronti della destra. E poi finalmente, ormai liberatosi dalla questione costituzionale, «il governo ha l’opportunità di provare a portare avanti alcune riforme», auspica Rovira, cosa che gli imporrà di «costruire ponti con quei settori della destra convenzionale che sono interessati a stabilire accordi, per differenziarsi dall'estrema destra» sempre più presente nel Paese.

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.