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Le politiche xenofobe di governo italiano e Unione europea

Le politiche xenofobe di governo italiano e Unione europea

ROMA-ADISTA. Il profeta Isaia ci ricorda che la credibilità della fede si misura non sui riti che celebriamo, ma sul nostro impegno per la giustizia e la difesa dei deboli, degli oppressi, degli impoveriti… Le comunità cristiane in Italia hanno appena finito di celebrare i solenni riti della Settimana Santa, ma ci siamo accorti di vivere in un paese, dove anche oggi, continuiamo a crocifiggere Gesù nella carne dei migranti e dei profughi? Ecco perché sentiamo il dovere morale di continuare con il Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti, che si terrà il 3 aprile, dalle ore 16.00 alle 17,30, in piazza Santi apostoli a Roma.

Il nostro digiuno di questo mese è un gesto di protesta contro le politiche xenofobe e razziste dell’“esternalizzazione delle frontiere“ che sia la Ue come il governo Meloni continuano a perseguire. In questi anni hanno versato miliardi di euro alla Turchia, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco perché trattengano i migranti nei loro paesi. Il 17 marzo scorso abbiamo assistito al triste spettacolo del tandem Meloni-Von der Leyen ed altri quattro capi di stato europei far visita al Cairo al sanguinario dittatore egiziano (responsabile anche della morte di Giulio Regeni) per offrirgli 7,4 miliardi di euro perché trattenga in Egitto i migranti che tentano di arrivare in Europa.

Lo stesso la Ue lo sta ora imitando con la Mauritania e il Senegal perché si è accorta che i migranti dell’Africa occidentale hanno trovato un’altra rotta, quella delle Canarie, per poi arrivare in Europa: una rotta  ancora più micidiale perché i migranti usano i barchini da pesca del Senegal ,che non reggono nell’Oceano Atlantico e sono tantissimi i morti. Ora la Ue sta promettendo milioni di euro alla Mauritania perché trattenga migranti nel suo paese! Ma ora la presidente del Consiglio Meloni sta dando vita a una nuova forma di “esternalizzazione delle frontiere”, esportando i migranti che arrivano nel nostro paese verso l’Albania. Infatti, il governo Meloni ha fatto un accordo con il governo albanese di costruire a Gjader due centri, un CPR e un hot-spot, che dovrebbero ospitare oltre un migliaio di migranti. Sono previsti 34 milioni solo per l’ente gestore! Esperti affermano che il costo complessivo di questa operazione potrebbe aggirarsi alla fine sugli 800 milioni di euro! Un migrante in un hot-spot in Italia costa 30 euro al giorno, in Albania ci costerebbe 100 euro al giorno, secondo Giancarlo Schiavone dell’Asgi. Ma perché tutto questo dispendio di soldi? Il governo ultradestra della Meloni, pura espressione del "suprematismo bianco", vuole collocare i migranti (neri o arabi), il più lontano possibile. È puro razzismo! Ci ha provato il governo inglese tentando di inviare migranti in Ruanda, ma ha fallito. La Meloni vuol dimostrare in Europa che si può fare. È il suo spot elettorale per le elezioni europee. Per questo vuole che tutto sia pronto in Albania entro maggio, ma i lavori non sono ancora iniziati.

«Una nuova sconfitta della democrazia», afferma mons Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes della Cei. Soldi che potevano rigenerare non solo la vita di molte persone, ma anche la vita delle nostre comunità. 673 milioni di euro veramente "buttati a mare" per l’incapacità di governare le migrazioni.

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